Una famiglia allargata che a cavallo tra ottocento e novecento domino’ le scene del teatro e della lirica dialettale. Fu la famiglia di Eduardo Scarpetta. La grande famiglia del teatro d’arte quella che dagli Scarpetta, vide discendere i De Filippo ed i Murolo. E’ una delle tante rivelazioni che si possono leggere nel libro di Giuseppina Scognamiglio: Eduardo De Filippo, tra legami di sangue e legami d’arte. Una famiglia ricca di talenti, dalle complesse dinamiche relazionali, ma che nei fratelli De Filippo e particolarmente nella sublime ispirazione eduardiana, seppe elevare il turbine dei sentimenti fino a ricomporre la gamma delle passioni nella rappresentazione della dignità propria dell’animo popolare.
nel teatro di Eduardo i tratti del costume italiano
Tanto e molto altro ancora potrete leggere e scoprire nel libro di Giuseppina Scognamiglio, docente di letteratura teatrale presso la Federico II di Napoli. L’autrice non è nuova alla prova dello scandaglio storico. I motivi e le ragioni recondite dei protagonisti che hanno nobilitato la cultura meridionale e concorso a definire i tratti peculiari del costume e del sentire italiano, sono segnano il suo lavoro di ricercatrice instancabile e scrupolosa divulgatrice.
la Scognamiglio svela i profili intriganti di un’intera famiglia
Quella di Eduardo poi, è un’autentica attrazione per la professoressa Scognamiglio, che non lesina sforzi e fatiche per celebrare il teatro eduardiano tracciando i profili psicologici ed intriganti di un’intera famiglia, quella di Eduardo, che puntando sull’intreccio dei sentimenti schietti, sinceri ed universali, seppe superare i confini del vernacolo lasciandosi apprezzare finanche dagli inglesi (Filumena Marturano, Carnety hall, regia di Zeffirelli); dai russi e dagli stessi americani. Nota infatti l’amicizia e la frequentazione personale con Anthony Quinn, protagonista di una versione del “sindaco del rione sanità” e spesso ospite in casa di Eduardo.
Miserie, aneddoti inediti, rendono nella colorita narrazione di Giuseppina Scognamiglio, tutta quanta la grandezza di Eduardo De Filippo, tra legami di sangue e legami d’arte. La nuttata è passata. Eduardo è nel Phanteon di Giuseppina accanto a Pirandello e Shakespeare.
..addà passà ‘a nuttata. E’ stata una delle ragioni che non mi hanno fatto amare Eduardo, dice il prof. Guido D’Agostino. La famosa frase entrata nel parlato comune, è quanto di peggio esprime la cultura partenopea: il ripiegamento nel fatalismo esistenziale e nella pigra rassegnazione.
Nel quarantennale della scomparsa, il libro di Giuseppina Scognamiglio non è l’unico omaggio al grande commediografo partenopeo, la Rai dedica tre mesi di programmazione ad Eduardo ed al suo impareggiabile teatro. Rai Cultura lo ricorda con “Eduardo 40”, una programmazione straordinaria che – in collaborazione con la Fondazione De Filippo e la Direzione Cinema e Serie Tv Rai – ripropone su Rai 5 tutto il suo repertorio...