"Le posizioni espresse dal presidente Meloni al Consiglio europeo inviano un segnale chiaro all’Europa: la UE non può continuare ad essere guidata dal circolo chiuso delle stesse forze politiche, ignorando il voto dei cittadini che ha spostato l’asse politico più a destra e facendo finta che nulla sia cambiato. Ha fatto bene Giorgia Meloni a dire no alle sinistre per le nomine europee, affermando il giusto peso che l’Italia deve avere in Europa, a testa alta senza inciuci e sotterfugi. Sono finiti i tempi in cui l’Italia recitava in Europa la parte di spettatore passivo per accodarsi alle decisioni prese da altre nazioni, con pacchetti di nomine preconfezionate senza nemmeno la dignità del confronto sui temi e sulla visione di quale Europa si vuole costruire". 

Questo è quanto affermato oggi (per conto di Meloni) dall'europarlamentare di Fratelli d'Italia, Nicola Procaccini, co-Presidente del gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo.

Sulla stessa linea, l'altra gamba dell'estrema destra al governo del Paese, la Lega. Ecco cosa ha detto ieri in tv Matteo Salvini

"Ennesimo gesto di arroganza e mancanza di rispetto per i cittadini che hanno chiesto il cambiamento da parte di Bruxelles, mentre i burocrati europei hanno riconfermato Ursula von der Leyen in una squadra con la sinistra e i socialisti che hanno fatto tanti danni in questi 5 anni.È un colpo di Stato europeo, e la democrazia ci impone di reagire con tutti i mezzi possibili: come Lega stiamo lavorando per un grande gruppo alternativo che porti nei palazzi di Bruxelles la voglia di cambiamento voluta da milioni di europei".

Tali dichiarazioni si ripetono ossessivamente da giorni, nonostante che in Europa le recenti elezioni abbiano prodotto questo risultato:

I popolari sono il primo partito, seguono i socialisti che hanno ottenuto più voti dei sovranisti di Meloni, poi ci sono i liberai che hanno ottenuto più voti degli altri sovranisti cui appartiene la Lega di Salvini. Infine, verdi e sinistra hanno ottenuto più voti dei gruppi di non iscritti e neoeletti senza gruppo, che non sono neppure in toto associabili alle destre!

Quindi?

Quindi i popolari sono l'ago della bilancia per formare in Europa qualsiasi tipo di maggioranza, ma neppure loro sarebbero in grado di farla con le sole destre, non solo per una questione numerica, ma anche per una questione di contenuti, del tutto non coincidenti, ad esempio, con il gruppo ID. Ancor meno disponibili, sempre in tal senso, i liberali... per non parlare dei socialisti.

Quindi?

Quindi, l'unica maggioranza possibile è quella tra popolari, liberali e socialisti, con il possibile supporto dei verdi. Va ricordato che questa maggioranza serve soprattutto ad eleggere la Commissione... poi nel prosieguo della legislatura non è detto che vi siano sempre posizioni coincidenti su tutti i temi trattati.

Pertanto, esistono dei numeri e delle regole che hanno consentito al Consiglio Europeo di eleggere un nuovo presidente e di indicare i primi due rappresentanti alla base della nuova Commissione.

Pertanto, come FdI e Lega si ostinino a parlare di colpo di Stato (!!!) e sotterfugi, sostenendo che in Europa il voto dei cittadini (italiani e non) sia stato ignorato è INCOMPRENSIBILE, a meno che entrambi non siano assolutamente convinti che i loro elettori siano solo dei poveri cretini incapaci d'intendere e di volere.




*  J.  Goebbels, ministro della propaganda durante il regime nazista,  secondo Thomas Mann, mirava deliberatamente a elevare la menzogna a divinità, a sovrana del mondo. Egli applicò un metodo di persuasione all'epoca ritenuto molto efficace, derivato dalle teorie del comportamentismo, basato sulla continua ripetizione di notizie parziali, o palesemente false, rigidamente controllate dal vertice.