L'equipaggio della nave Mare Jonio ha dato il benvenuto a quello della nave Sea-Watch 3, che lunedì l'ha affiancata nel porto di Licata.
Entrambe le navi sono all'ancora nello stesso porto, entrambe sono sotto "sequestro probatorio", in attesa che l'inchiesta avviata dalla magistratura scagioni l'equipaggio dall'accusa di aver favorito il traffico di esseri umani.
Gli equipaggi delle due Ong si dicono certi di aver agito nel rispetto del diritto per salvare vite umane, e si dicono pronti a tornare in mare dove è necessaria la loro presenza.
Tra le 47 persone rimaste a bordo della Sea Watch, poi fatte sbarcare su ordine della procura di Agrigento, vi era anche un ragazzo del Ghana... senza una gamba, che non era stato fatto sbarcare in precedenza insieme alle famiglie e ad una donna ustionata.
Tra i 47 #migranti rimasti a bordo della @seawatchcrew e poi sbarcati su ordine della procura di Agrigento anche questo ragazzo del Ghana senza una gamba. È sceso prima degli altri accompagnato da un amico all’hotspot di #Lampedusa dove ora si trovano tutti i 65. @RaiNews pic.twitter.com/FK4WsbTYEr
— angela caponnetto (@AngiKappa) May 20, 2019
Una nota di cronaca che sarà utile per il ministro dell'Interno Salvini. Non tutte le suore sono dalla sua parte, di sicuro non le Suore Clarisse di clausura di San Benedetto del Tronto...
Lenzuolo esposto dalle Suore Clarisse di clausura di San Benedetto del Tronto.... Arriverà la Digos in Convento?#Migranti #apriteiporti pic.twitter.com/rCrFaLPPDO
— nello scavo (@nelloscavo) May 20, 2019