Le cosiddette "aperture" di questo Papa, per i laici, non hanno molta importanza per il semplice motivo che l'impianto di fondo nei riguardi della società civile, non è che cambi di molto, anzi non cambia per niente.

Ai laici non interessa che la chiesa conceda la comunione ai divorziati, interessa che la chiesa non faccia lobby verso l'attività legislativa dello Stato riguardante lo scioglimento dei matrimoni.

Ai laici non interessa che la chiesa intenda perdonare le donne che hanno abortito se si pentono (ma non era così anche prima con la confessione, tramite la quale poteva esser "rimesso" ogni tipo di peccato?), interessa che la chiesa non pretenda di mettere bocca nella legge riguardante l'aborto.

Ai laici non interessa che la chiesa condanni le unioni gay, interessa che non si metta di traverso quando si vogliono riconoscere a livello legislativo le unioni tra persone omosessuali.

Ai laici non interessa che la chiesa predichi contro procreazione assistita, eutanasia, diagnosi preimpianto, testamento biologico,  ecc. interessa che non imponga diktat richiamando all'ordine i parlamentari, cosiddetti, cattolici.

Anzi i laici preferirebbero che non ci fossero proprio politici che di definiscono "cattolici"!

Un cambiamento epocale poi sarebbe il definitivo abbandono di tutta la superstiziosa miracolistica, con la fine degli infiniti dibattiti sull' "autenticità" della Sindone, e sullo scioglimento del sangue di S. Gennaro, sulle apparizioni di Medjugorie, sulle "guarigioni" di Lourdes, sulle  stimmate di S. Pio, e finalmente il termine delle infinite interpretazioni di presunte rivelazioni di presunti segreti e su profezie mariane stranamente manifestate dopo l'avvenimento "predetto" e non prima, ecc.

E' disponibile Bergoglio a tutto questo? Ovviamente no! E allora dove sta il "cambiamento"?