Card. Bagnasco: è la luce del vangelo ad aver creato la civiltà europea e il suo umanesimo
IL CRISTIANESIMO È DIVISIVO?
Il card. Bagnasco, nel giorno della festa di san Lorenzo, martire cristiano, ha tenuto un'omelia con parole che sono state lontanissime dal mainstream "dialogoso". Il mondo occidentale, malato di fallimentari ideologie, credendosi onnipotente, come il mago Silvan dopo aver pronunciato la formula magica "sim, sala, bim!", crea "nuovi diritti", e marginalizza, con intolleranza persecutoria, l'esperienza del Vero, e la sua pubblica espressione.
Il card. Bagnasco ci ricorda che: "mala tempora currunt!".
Infatti ha detto:
Lorenzo fu ucciso dall’imperatore Valeriano nel III secolo, eppure se osserviamo il mondo, di Valeriani ne troviamo moltitudini”.
“La persecuzione oggi ha assunto molte forme: mentre continuano quelle classiche, che conosciamo da una storia che si credeva lontana, oggi si aggiungono forme raffinate, ma non meno crudeli, legalizzate, ma non meno ingiuste”. Formule di cui l’Occidente “è esperto, malato come è delle proprie fallimentari ideologie”. E l’Europa, “il continente dei diritti”, sempre più “discrimina il cristianesimo, dimenticando che la razza umana è una razza religiosa”.
Ma “i vari imperatori del mondo possono spogliare la Chiesa da ogni risorsa, screditarla in ogni modo, ridurla a impotenza nel fare le opere del Vangelo, ma nessuno potrà toglierle il Vangelo, la gioia del suo Signore"
“Nessun potente della terra potrà possedere per sempre il cuore dell’uomo attraverso la propaganda delle menzogne, con promesse truccate, democrazie apparenti”. Certo, la coscienza “può rimanere stordita per molto tempo”, ma prima o poi “succede qualcosa che la risveglia e la rigenera”.
“Nessuno si illuda, il cristianesimo potrà essere ridotto in visibile minoranza, ma non potrà mai essere cancellato”
“La volontà prepotente di omologare, di voler condizionare le visioni profonde della vita e dei comportamenti, il sistematico azzeramento delle identità culturali, assomigliano non ad un cammino verso una Unione Europea armonica e solidale, certamente necessaria, ma piuttosto verso una dannosa rifondazione continentale che i popoli sentono pesante e arrogante, dove il cristianesimo viene considerato divisivo perché non si prostra agli imperatori di turno”.
“La storia attesta che quando i potenti si concentrano sulla propria sopravvivenza per ragioni per ambizioni personali, è l’ora della decadenza”.
È “la luce del Vangelo, e non le inaffidabili maggioranze” ad aver creato “la civiltà europea e il suo umanesimo”.
“Il Signore ci aiuti a tornare saggi, di quella saggezza che non ha paura di Dio”. Perché “la crisi del mondo è innanzitutto una crisi spirituale”.