Alpitour uno dei principali operatori del turismo al mondo, dopo aver attraversato come tutti nel settore un periodo assai buio, cerca il rilancio con l'inaugurazione di un nuovo splendido hotel a 5 stella a Venezia. Si Tratta del quarto gioiello della collezione Vretreats, la catena di alberghi di lusso di Alpitour, dopo i due in Sicilia e quello di Roma. Avviato nella primavera del 2019, la realizzazione dell’hotel ha dovuto fare i conti con i ritardi dovuti alla pandemia, ma ora è pronto in tutto il suo splendore ad accogliere i molti turisti che si spera torneranno a riempire le calle della splendida Venezia.
L’ultimo hotel di Venezia è stato firmato dall'archistar spagnola Patricia Urquiola, che ne ha seguito il progetto di interior design e la direzione artistica. l’hotel si trova a ca di dio nella sede di quello che fu per cinquecento anni un ricovero per pellegrini e donne in difficoltà. Oggi, grazie allo sforzo di Alpitour diviene teatro di una rinascita firmata da Patricia Urquiola, architetto e interior designer di caratura internazionale.
L’hotel fa parte della collezione VRetreats, un atelier di dimore esclusive dalla forte personalità e con uno stretto legame con il territorio, strutture percorse da arte e cultura, in un continuum con lo spazio circostante grazie a terrazze, chiostri e giardini. L’edificio è stato preso in gestione da Alpitour World nel 2019 e per donargli nuova linfa e luce è stato realizzato un investimento di 25 milioni di euro. Il concetto a cui si ispira e quello di ricreare una atmosfera casalinga legata comunque alla destinazione del luogo in cui si trova.
“Ci piace definire che questo albergo segua in tutto e per tutto il concetto di Venessence, e che quindi si respiri ad ogni angolo la particolarità di questa città, unica al mondo” spiega il direttore della struttura Christophe Mercier.
Per dare maggiore solennità all’evento alla conferenza stampa di presentazione ha voluto anche presenziare gabriele Burgio, amministratore delegato del gruppo, che ha sottolineato l’importanza del progetto in un'ottica di rinascita del settore turistico: “È un progetto in cui Alpitour World ha creduto fortemente” afferma Gabriele Burgio, Presidente e AD del Gruppo. “Un investimento che abbiamo portato avanti, senza rallentare, nonostante il difficile periodo. Come prima realtà italiana nel mondo dei viaggi e dell’ospitalità, abbiamo il dovere morale di sostenere il turismo e spenderci in prima battuta per il nostro Paese. Questa giornata è per noi un nuovo inizio, un simbolo che vogliamo condividere e che racchiude in sé il valore della memoria e l’energia del futuro”.
L'albergo dispone di 66 stanze, 57 suite e 9 deluxe, tutte finemente arredate in uno stile minimal, che non vuole distrarre il cliente dalle bellezze assaporate durante la visita della città. Ma il progetto, come tiene a precisare sempre il direttore della struttura è attentissimo alla sostenibilità sia negli arredi e nella scelta dei materiali, ma anche nella precisa volontà di scegliere solo fornitori della zona, per ridurre al minimo l'impatto ambientale.
Ogni spazio presenta una ricercatezza materica caratterizzata da tessuti, vetri, pietre e marmi, lavorati nel rispetto delle tradizioni delle maestranze locali. A completare la narrazione di quella che appare come una “casa veneziana” dall’intima ospitalità, le due altane, da cui ammirare tutta Venezia, e i tre giardini ricavati dalle corti e oasi di pace in cui riconnettersi a sé stessi e all’ambiente circostante.
Questa nuova bellissima realizzazione destinata in un certo senso a rivoluzionare il concetto dell'ospitalità di lusso, molto più attenta all’essenziale e meno allo sfarzo fine a se stesso, non sarà certo l’ultimo della collezione Vretreats, come ribadisce l’ad di Voi Hotel, Paolo Terrinoni, anticipando progetti che dovrebbero riguardare mette meno tradizionali ma bellissime come Lecce in Puglia ed Ortigia in Sicilia.
“La filosofia che orienta VRetreats - commenta Paolo Terrinoni - è quella di voler essere un racconto che accompagni i nostri ospiti alla scoperta del mondo e delle sue bellezze. Abbiamo grandi ambizioni per i prossimi anni: oggi offriamo 4 strutture esclusive in alcune delle più suggestive città italiane, ma l’obiettivo è arrivare a 12 nei prossimi tre anni. Stiamo valutando attentamente ogni acquisizione perché ciò che ci interessa è la personalità distintiva che deve caratterizzare ogni nostro hotel. Ancor prima degli ospiti, dobbiamo innamorarci noi del progetto: Ca’ di Dio è esattamente questo, una storia che ameranno vivere tutti”.