Serie A: l'Udinese vince 2-0 a Lecce, scatto-salvezza dei friulani

La 36a giornata della Serie A fa sorridere l'Udinese, che sembra iniziare a beneficiare della cura-Cannavaro ed esce (dopo vari turni) dalle ultime tre in classifica. I friulani sbancano infatti il Via del Mare battendo 2-0 un Lecce che era già aritmeticamente salvo: Lucca apre le danze al 36', Samardzic chiude i giochi all'84'. Un successo che porta l'Udinese a 33 punti, +1 sulla zona-retrocessione: ora le terzultime sono Empoli e Frosinone.


La Fiorentina non molla il campionato: vittoria meritata 2-1 in rimonta sul Monza

Termina sul risultato di 2-1 il match del Franchi tra Fiorentina e Monza, valido per la 36esima giornata di Serie A. La squadra di Vincenzo Italiano conquista tre punti fondamentali in chiave Europa, portandosi a 53 punti e scavalcando così il Napoli a quota 51 all'ottavo posto, utile per la qualificazione alla prossima Conference League. I viola la spuntano ribaltando il gol di Milan Djuric (9') in apertura su assist di Dany Mota: prima Nico Gonzalez (32') e poi Arthur (78') firmano la rimonta, entrambi su passaggio vincente di Barak.

 

Rai - Manna farà l'impossibile per Conte e Gasperini: entrambi entusiasti di Napoli

Ciro Venerato, giornalista Rai, ha parlato del toto allenatore per la panchina del Napoli ai microfoni di TeleCapri nel corso di Goal Show. Stando alle sue parole, le prime scelte del nuovo direttore sportivo Giovanni Manna sono Antonio Conte e Gian Piero Gasperini. Priorità assoluta a loro, che hanno entrambi dato disponibilità e sono entusiasti dell'idea. Sullo sfondo rimane Stefano Pioli che ha la situazione contrattuale da risolvere col Milan, quindi la dirigenza azzurra avrà tempo in caso di rifiuto degli altri due tecnici. Più remota l'ipotesi Vincenzo Italiano, che al momento è il piano D.
Queste le parole di Ciro Venerato, che si è soffermato anche sul motivo della frenata con Conte e della situazione con Pioli e Italiano: "Quello che posso dire è che Manna farà il possibile e l'impossibile per raggiungere un accordo con Conte e con Gasperini. Il primo che dirà sì sarà del Napoli. Conte è entusiasta della piazza partenopea. Il Napoli può capire dopo la finale di Europa League le intenzioni di Gasperini, che è interessato all'idea del Napoli ed è molto amico di Manna. Gasperini ha apprezzato le belle parole di De Laurentiis. Italiano? Italiano è la quarta scelta".


Del Genio: “Con Tudor avremmo salvato la Champions, scelta stravagante Mazzarri”

Paolo Del Genio, giornalista Radio Kiss Kiss Napoli e Telecapri, ha parlato della scelta di De Laurentiis di affidare la panchina del Napoli a Mazzarri anziché a Tudor, quando fu esonerato Rudi Garcia: "Non ho la controprova e non si può dimostrare, ma secondo me con Tudor la squadra si sarebbe ripresa e la Champions l’avremmo salvata.

E’ uno che scuote la squadra, dà novità tecniche e tattiche, non fa sconti, dà carattere perché la Lazio soffre pure ma il gol non lo prende ed ha le caratteristiche per subentrare e incidere. Era il migliore in quel momento ed invece il Napoli deve essere sempre stravagante e prende Mazzarri in quel momento. Ora Tudor è primo dal suo arrivo e la Lazio si è ripresa. Per me era l’allenatore giusto, veniva da buoni risultati con Marsiglia e Verona negli ultimi anni”.

Ha così concluso Paolo Del Genio, che ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli ha affrontato altre tematiche del mondo azzurro come le scelte di formazione di mister Calzona, il rendimento di Zambo Anguissa e le voci sul futuro allenatore dei partenopei con De Laurentiis e Chiavelli coinvolti.


Fedele: “Il rigore di Politano è sintomo di confusione, Calzona è un secondo. Adesso la società deve parlare chiaro”

Enrico Fedele parla a Forza Napoli Sempre: “Non so cosa si aspettasse la gente da Calzona. Oggi, dopo 12-13 partite, tutti parlano in un certo modo. Purtroppo la gente non ascolta chi è del mestiere ma solo chi racconta o chi vuole raccontare cose che gli dicono di raccontare. Se il Napoli prende sempre gol è perché Calzona non riesce a insegnare, non ha credibilità. Ecco perché io dicevo che una cosa è il generale e una cosa è il maresciallo. Credo che il rigore l’abbia tirato Politano perché ognuno fa come cavolo vuole. Se il rigorista è Osimhen doveva tirarlo lui e io non so perché non l’abbia fatto. Chi tira il rigore dovrebbe essere stabilito nella riunione tecnica che si fa prima della partita. E quando l’allenatore aveva deciso chi tirava il rigore era solo quello designato a farlo e nessun altro. Questo si è fatto per una vita. Se ora è cambiato il calcio è successo in peggio. Sicuramente il silenzio stampa concordato con la società è stato una sceneggiata. Il capitano avrebbe dovuto chiedere di andare a parlare e metterci la faccia.

Bisognava parlare per rispetto verso i tifosi e far capire che loro non fuggivano davanti a questa situazione negativa. Il fatto che i giocatori non siano andati sotto la curva è sintomo di mancanza di personalità. Se ci fossero stati allenatore e capitano sarebbero andati sotto la curva e ci avrebbero messo la faccia pur meritando improperi che avrebbero raccolto. È stato un anno di delusione che ha cancellato la gioia dell’anno passato. Ma mi auguro che sia un segnale diverso per il futuro. Il Napoli, secondo me, deve fare un comunicato nel quale deve dire di voler fare una rivoluzione nella quale ringiovanisce tutto, tutti i giocatori sono cedibili, ho preso un giovane e prendo un allenatore giovane. Se il Napoli vuole mantenere l’Europa allora deve darsi un’organizzazione da grande squadra. Quindi con un direttore giovane deve prendere un grande dirigente calcistico ed un allenatore autorevole. In questo modo dai un impianto alla società. Il Napoli ha fatto fuori tutti i dirigenti napoletani e tra i napoletani non ne vedo uno che abbia esperienza e carattere. Nella scelta dell’allenatore il Napoli deve capire che deve fare e, secondo voi, il presidente ha capito cosa deve fare? Chi deve decidere la difesa se deve giocare a tre o a quattro? Che autorevolezza può avere Manna a parlare con Gasperini o Conte di certe cose. Pur avendo competenze ma è giovane, inesperto, che può dire. E, secondo voi, se la Juve avesse intravisto delle possibilità immediate, visto che Manna era il secondo di Cherubini, lo avrebbe lasciato?"


Fenucci: “Il Bologna vuole andare avanti con Thiago Motta”

L’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci è intervenuto a ‘Sky Sport’ il giorno dopo l’artimetica qualificazione della squadra allenata da Thiago Motta alla prossima Champions League: “Un traguardo che mancava da sessant’anni, è un traguardo incredibile grazie al lavoro del club e all’impegno del nostro allenatore, del suo staff e dei nostri giocatori. E’ un percorso iniziato dieci anni fa, quando siamo arrivati eravamo in Serie B. Progressivamente il club è cresciuto, abbiamo vissuto buone stagioni e altre meno brillanti, ma il percorso di crescita c’è sempre stato e poi con Thiago Motta c’è stata l’impennata decisiva in termini di gioco e risultati. “Siamo stati tutti insieme gruppo squadra e dirigenti, è stato un momento di felicità collettiva incredibile. E’ stato bello vivere la serata di ieri insieme a loro, questo gruppo nonostante le tante nazionalità ha sempre vissuto grande voglia di stare insieme. Ragazzi eccezionali, allenatore straordinario”. Sulla squadra che i tifosi vedranno nella prossima stagione: “Partiremo da una programmazione che è già in corso perché Sartori e Di Vaio stanno valutando i profili per rinforzare questa squadra. La volontà è proseguire il percorso con tutti i giocatori di questa stagione. Molto dipenderà anche dalla volontà dell’allenatore, ma l’idea è trattenere il più possibile i protagonisti di questa stagione“.

Fenucci ovviamente ha anche parlato del futuro dell’allenatore: “Cosa fa Thiago lo sa lui, lo sapremo fra un po’ tutti quanti… Nell’ultima intervista ha detto che quando ci saranno novità lo sapremo tutti e io resto su questa linea. Ci parleremo nei prossimi giorni, lui sa che noi vorremmo proseguire con lui per quello che ha dato alla squadra non solo dal punto di vista del gioco. Per noi sarebbe bellissimo proseguire insieme, ora bisogna parlarne con lui, quando avremo qualche novità la comunicheremo”. Sulla scelta dell’allenatore: “Il nostro è stato un percorso che ha avuto momenti belli e stagioni difficili, anche se abbiamo sempre consolidato la nostra permanenza in Serie A. Siamo l’espressione di una famiglia sportiva e in quel momento Thiago rappresentava il nuovo, un modello di calcio e una cultura calcistica diversa. Lui nei grandi club in cui ha giocato ha potuto assimilare grandi concetti in merito alla gestione del gruppo che ha potuto portare nelle sue squadre”.