Sono iniziati sabato pomeriggio alla Camera i lavori in Commissione Affari Costituzionali per votare gli emendamenti, quasi 800, che dovranno consentire di dare forma alla legge elettorale che dovrà essere poi discussa in aula a partire dal prossimo martedì. Un compito che impegnerà alcuni deputati in votazioni che potrebbero protrarsi fino a lunedì.

L'ipocrisia su cui convergono alcune forze politiche - PD, M5S, Fi e Lega - porta il nome di modello tedesco. In pratica si vuol far credere agli italiani che la prossima legge elettorale con cui andranno a votare sia una replica o quasi di quella utilizzata in Germania.

Ovviamente non è così, perché il modello tedesco è stato subito italianizzato dal renziano di turno, Emanuele Fiano. L'oggetto del contendere, almeno quello più eclatante, è molto semplice. Mentre in Germania il voto dei collegi uninominali è rispettato, nel modello tedesco italianizzato un candidato eletto in un collegio uninominale non è certo che avrà un seggio garantito in Parlamento, con buona pace di tutti i discorsi su rappresentanza e chiarezza.

E ci sarà da divertirsi nel capire come questi geni della politica nostrana riusciranno a spiegare agli elettori la logica di un voto, come quello uninominale, che praticamente finirebbe per contare poco o nulla se non nel proporzionale, favorendo però l'elezione di un candidato che non si è scelto. Alla faccia del rispetto della rappresentanza.

Ma per gente come Fiano abituata a votare qualunque cosa Renzi abbia loro chiesto negli ultimi anni, queste sono bazzecole.

Rimane sorprendente che a questo mercato partecipi, almeno pare, anche il Movimento 5 Stelle che della chiarezza e della correttezza finora aveva detto di fare il proprio cavallo di battaglia. Da una parte i 5 Stelle dicono di volere il modello tedesco, dall'altra sanno benissimo che quello di cui si sta discutendo è già qualcosa di completamente diverso.

Comunque, sapremo solo lunedì quello che sarà il testo base che verrà proposto alla Camera. In ogni caso, l'unico aspetto di cui possiamo già essere certi sarà la sua nefandezza. D'altra parte, per le segreterie di partito è indispensabile eleggere candidati sicuri, disposti a negare l'evidenza e a votare senza sorprese qualsiasi cosa venga loro indicata.