Quest'anno le attività di ricerca della Necton Marine Research Society, società con sedi a Catania e Messina, che opera da oltre 25 anni nell'ambito di studi e ricerche legate alla biologia dei cetacei in diverse aree della Sicilia e della Calabria e con particolare riferimento allo Stretto di Messina ed al Golfo di Catania, saranno dedicate principalmente alle tematiche connesse alla devastazione ambientale legata alla possibile costruzione del Ponte.

La Necton ospiterà circa 230 studenti provenienti da tutti gli Atenei nazionali e che collaboreranno alla raccolta dei dati sullo stato dell'ambiente e dei cetacei lungo le due sponde dello Stretto di Messina, i cui risultati saranno inviati alla Commissione Europea al fine di bloccare quest'opera che oltre ad essere inutile dal punto di vista economico, è estremamente dannosa per un ecosistema assolutamente unico dal punto di vista ambientale e storico-culturale.

Non la pensa così il principale regista dell'opera, Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e della propaganda che utilizza il ponte sullo Stretto solo come strumento di promozione per acquisir voti alla prossime europee, tanto che questo giovedì in Senato ha risposto così alle preoccupazioni di un'interrogaziona in cui gli si chiedeva conto delle 239 richieste di integrazione della commissione VIA-VAS:

"Per quanto detto, il numero ed il contenuto delle osservazioni non desta preoccupazione ai tecnici che ho interpellato. La società Stretto di Messina ha comunicato che le integrazioni richieste saranno fornite entro i termini previsti, ovverosia trenta giorni. Aggiungo, inoltre, che lo scorso 16 aprile, quindi questa settimana, si è tenuta la prima riunione della Conferenza di servizi istruttoria. Alla riunione di insediamento hanno partecipato la società Stretto di Messina e rappresentanti dei Comuni dell'area, dell'Autorità portuale e delle amministrazioni coinvolte. Dopo la presentazione del progetto, è stata così avviata la fase istruttoria, che arriverà all'approvazione del progetto definitivo da parte del CIPESS.Questi dati sono la dimostrazione che l'intero procedimento prosegue con l'opportuna celerità e con ogni attenzione possibile, nella consapevolezza che, insieme a tutte le altre opere che attendevano da anni di essere cantierate su strade, autostrade e ferrovie, in Sicilia e in Calabria, il Ponte sullo Stretto sarà un'opera utile, sicura e sostenibile. E questo non a vantaggio del ministro Salvini, che oggi c'è e domani chissà, ma per i milioni di siciliani, calabresi ed italiani che aspettano quest'opera da quasi cinquant'anni".

Una faciloneria, quella di Salvini, esclusivamente retorica, come in replica ha ben sottolineato il 5 stelle Patuanelli: 

"In vent'anni da progettista ho progettato e diretto una sessantina di opere pubbliche. Posso assicurarle che le critiche e le osservazioni (più osservazioni che critiche) fatte nel contesto di analisi della valutazione d'impatto ambientale, sono osservazioni che non si vedono normalmente a progetti anche di caratura decisamente inferiore rispetto a questa, che è una imponentissima opera pubblica, di un valore economico rilevantissimo e anche di grande complessità tecnica. Gli ingegneri non faranno il Ponte. Gli ingegneri lo progettano: a realizzarlo sarà qualcun altro. La parte progettuale che oggi abbiamo davanti è una progettazione lacunosa, dove vengono richieste integrazioni su aspetti sismici che dovrebbero essere parte integrante ed immediata di un progetto serio.D'altra parte, lei, nel 2016, diceva che non era convinto di fare un Ponte che, le dicevano, potrebbe crollare. Quindi, evidentemente anche da parte sua vi era qualche preoccupazione. La realtà, come ha detto bene la collega Barbara Floridia, è che lei vuole correre per arrivare, durante la campagna per le elezioni europee, ad ottenere in qualche modo qualche risultato. Ma è impensabile che quel cantiere parta quest'estate. Potranno partire, forse, l'accantieramento e le opere propedeutiche all'accantieramento. Ma questo non significa che partano i lavori per il progetto del Ponte.E viste le osservazioni della commissione, credo che non sarà neanche questa estate.Però, al netto della posizione nel merito dell'opera, io credo, in modo molto pragmatico, che sulle opere pubbliche non ci possa essere un "no" aprioristico e nemmeno un "sì" aprioristico; le opere pubbliche che servono vanno realizzate e bisogna trovare la scala di priorità. Noi riteniamo che la priorità di questo Paese in questo momento non sia fare il Ponte. Lei ha un'opinione diversa e la accettiamo; ma, se vuole portare avanti quell'opera, posto che prima ha detto che il Ponte crollava e adesso dice che il problema sono gli uccellini, che prima ha detto che ci sono 100.000 posti di lavoro e adesso dice che ce ne sono 50.000, poi 40.000, poi 30.000 (sta dicendo tutto e il contrario di tutto quotidianamente), se vuole realizzare quel Ponte, signor Ministro, la prego, non ne parli più, perché fa perdere di credibilità anche a una mera opera pubblica".



Fonti: NECTON Marine Research Society - Senato della Repubblica