Si è concluso a Ramstein, in Germania, l'ennesimo incontro dei rappresentanti dei Paesi che supportano l'Ucraina nella guerra contro la Russia. Nell'occasione, nuovi, ingenti aiuti militari del valore di alcuni miliardi sono stati promessi a Kiev e non solo da parte degli Stati Uniti. 

Nonostante ciò, l'Ucraina potrebbe non essere soddisfatta dell'esito dell'incontro. Il perché è legato all'invio dei carri armati tedeschi Leopard 2. 

Per il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhnyy, Kiev ha bisogno di 300 carri armati per sconfiggere il nemico. I Leopard 2 sono sono facilmente reperibili perché ne esistono alcune migliaia in 13 paesi europei e possono competere facilmente con i carri russi. Inoltre, possono essere utilizzati senza bisogno di particolare addestramento e la loro manutenzione è garantita dall'ampia disponibilità di pezzi di  ricambio.

Ma i Leopard 2, anche se dovessero essere consegnati non dalla Germania, ma da altri Paesi, hanno comunque bisogno del via libera di Berlino... ma Berlino questo via libera non l'ha dato ed è titubante a darlo.

Il neo ministro della Difesa tedesco, Pistorius, ha affermato di non poter dire quando verrà presa una decisione in tal senso, ma ha aggiunto che la Germania è pronta a muoversi rapidamente se ci sarà consenso tra gli alleati. "Tutti i pro ei contro devono essere soppesati con molta attenzione", ha precisato Pistorius, senza però specificare quali alleati non siano d'accordo con la fornitura di carri armati all'Ucraina, e quali siano i pro e i contro che possano spingere o meno per tale scelta.

Probabilmente, il cancelliere Olaf Scholz ha avuto, direttamente o tramite la propria intelligence, la conferma che l'invio di tali mezzi potrebbe causare un escalation nel conflitto e, per questo, non l'ha ancora approvato non volendo esserne il possibile responsabile, anche se ha dato il via libera ad un pacchetto di aiuti militari del valore di un miliardo di euro. 

Che cosa potrebbe far cambiare idea alla Germania? Non essere considerata l'unica artefice di una mossa che Mosca potrebbe considerare una provocazione. Per questo, secondo alcune fonti, Scholz sbloccherebbe l'invio dei Leopard se gli Stati Uniti annunciassero l'invio dei propri M1 Abrams, carri armati che comunque avrebbero bisogno di addestramento e non facilmente mantenibili, sia in relazione alla scarsità di pezzi di ricambio, sia per il fatto che utilizzano un carburante particolare e non facilmente reperibile.