L'osservatorio Tikato, ha riscontrato una "seconda giovinezza" per il settore dei parchi divertimento in Italia, che ha ripreso a crescere anche grazie al web.

Infatti, nel 2016 si è registrato +12,41% sull’anno precedente, con un volume d’affari del +3,70% ed una spesa al botteghino del +5,10%. Un settore in crescita, quello dei parchi di divertimenti, perché sempre di più utilizza internet per avvicinare i clienti con offerte ritagliate su misura: Gardaland, Leolandia e Mirabilandia sono tra i parchi ad essere stati tra i più gettonati.

L'osservatorio Tikato ha analizzato questa tendenza misurando la predisposizione all’acquisto: ammonta a 84 euro lo scontrino medio di chi compra su internet i buoni sconto per i parchi divertimento, con oscillazioni che vanno dai 70 ai 100 euro a seconda delle strutture.

Il costo medio d’ingresso al botteghino è invece di 14,50 euro (fonte Siae 2016). A prediligere i coupon sono le famiglie e i gruppi di amici che sulle piattaforme cercano di coniugare il risparmio con l’opportunità di vivere una giornata in compagnia. Ad attirare le famiglie sono i pacchetti personalizzati: dall’abbinata con il pernottamento in hotel all’ingresso gratuito il giorno del compleanno, fino all’omaggio di un biglietto in caso di pioggia.

Analizzando i flussi di traffico sulla piattaforma Piucodicisconto, leader in Italia nei coupon online, nel periodo primaverile e di inizio estate (dal 1 aprile al 16 luglio 2017) l’osservatorio Tikato ha studiato quali sono i parchi a tema le cui offerte sono più gettonate dai consumatori.

Al primo posto c’è Gardaland di Castelnuovo del Garda (Verona), seguito a stretta distanza da Leolandia di Capriate San Gervasio (Bergamo), mentre al terzo posto troviamo Mirabilandia di Ravenna (dove lo scontrino medio è pari a 70 euro). Più staccati, ma sempre molto apprezzati da chi naviga sul web, due parchi del Lazio: Zoomarine di Pomezia (Roma) e Rainbow Magicland di Valmontone (Roma).

Il NordEst si conferma la patria dei parchi divertimento in Italia. Il Veneto nel 2016 è di gran lunga la prima regione per volume d’affari (142 milioni di euro), l’Emilia Romagna è al secondo posto (77,5 milioni). Al terzo posto fra le regioni c’è la Lombardia (40,9 milioni) seguita dal Lazio (32,5 milioni). Al Sud e nelle Isole spiccano la Sicilia (15,2 milioni di euro di volume d’affari) e la Puglia (7 milioni), mentre al Centro è buona la performance della Toscana (8,9 milioni).

Il picco degli acquisti sul web si raggiunge in agosto, mese in cui si concentra quasi un terzo del fatturato del settore: il volume d’affari di agosto 2016 è pari a 104 milioni di euro su 360 milioni raccolti in tutto l’anno.