Una settimana fa, Attilio Fontana, avvocato ed ex sindaco di Varese, nel dare il proprio assenso a Matteo Salvini come candidato della Lega alla presidenza della regione Lombardia, si era definito "leghista borghese".

Ed infatti, Fontana è stato scelto dalla Lega come candidato "moderato", in sostituzione dell'uscente Roberto Maroni, per poter fare incetta di voti, non solo tra i valligiani della bergamasca, ma anche tra gli imprenditori della più internazionale e sofisticata Milano.

Questo lunedì, intervistato da Radio Padania, Attilio Fontana ha rilasciato, tra l'altro, le seguenti dichiarazioni: «Non possiamo accettare tutti gli immigrati che arrivano: dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono continuare a esistere o devono essere cancellate. [...]

Uno Stato serio dovrebbe programmare e dire: "noi vogliamo e riteniamo giusto che possano essere accolti 1, 100mila, 10 milioni di immigrati... dire come vogliamo assisterli, quali case, lavori e scuole vogliamo dare loro." A quel punto chiedere ai cittadini se sono d'accordo. [...]

È un discorso demagogico e inaccettabile quello di dire che dobbiamo accettarli, è un discorso a cui dobbiamo reagire, dobbiamo ribellarci: non possiamo accettarli tutti. Vorrebbe dire che non ci saremmo più noi come realtà sociale e etnica, perché loro sono molti più di noi, perché loro sono molto più determinati di noi nell'occupare questo territorio.

Di fronte a queste affermazioni dobbiamo ribellarci, non possiamo accettarle, perché qui non è questione di essere xenofobi o razzisti, ma logici e razionali. Non possiamo perché tutti non ci stiamo, quindi dobbiamo fare delle scelte, decidere se la nostra etnia, razza bianca, società deve continuare ad esistere o deve essere cancellata, è una scelta. Se la maggioranza degli italiani dovesse dire noi vogliamo autoeliminarci vorrà dire che noi che non vogliamo autoeliminarci ce ne andiamo da un’altra parte.»

Da sottolineare, per l'appunto, che il "borghese" Fontana è considerato un leghista "moderato"! Però, purtroppo per lui, è evidentemente anche ignorante, perché confonde razza ed etnia, nonostante, anche da un punto di vista scientifico, non sia più lecito da tempo - e sia pertanto scorretto - parlare di razza umana e dividere, così, uomini e donne in gruppi caratterizzati da differenze di pelle o da altre caratteristiche fisiche.

Ma essere ignoranti in Italia, e in special modo in politica, non è certo un difetto, ma un pregio.

Pertanto, non è da meravigliarsi se la dichiarazione razzista di Attilio Fontana, da lui stesso bollata dopo qualche ora dopo come lapsus, sia stata invece accolta con soddisfazione e applausi dalla base leghista.