Anche l'andamento dei prezzi al consumo a luglio 2020, al lordo dei tabacchi, continua a risentire degli effetti della pandemia, facendo registrare, per il dato congiunturale, una diminuzione del -0,1% rispetto a giugno.

Il risultato negativo è stato determinato - per lo più - dagli andamenti dei prezzi dei Beni energetici, che registrano però una flessione meno marcata (da -12,1% a -9,7%), sia nella componente regolamentata (da -14,1% a -12,0%) sia in quella non regolamentata (da -11,2% a -9,0%). L'ulteriore decimo di punto in meno registrato a luglio si deve quindi sia al rallentamento dei prezzi dei Beni alimentari (da +2,3% a +1,5%, a causa prevalentemente di quelli degli Alimentari non lavorati, che passano da +4,1% a +2,5%) sia all'ampliarsi della flessione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,1% a -0,9%).

A luglio, l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici decelerano entrambe, rispettivamente da +0,7% a +0,5% e da +0,9% a +0,7%.


Rispetto a luglio 2019, il dato tendenziale fa registrare un calo del -0,2%.


Pertanto, l'inflazione acquisita per il 2020 è pari a -0,1% per l'indice generale e a +0,7% per la componente di fondo.