Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che sono almeno 14 le persone oggi  rimaste uccise e più di 450 quelle ferite nelle nuove esplosioni che in Libano hanno riguardato altri tipi di dispositivi wireless.

Martedì, nelle esplosioni nei cercapersone utilizzati dal movimento Hezbollah hanno perso la vita 12 persone mentre sono state circa 3.000 quelle ferite, di cui circa 200 in modo grave.

A seguito di queste esplosioni, l'ambasciatore sloveno all'ONU, Samuel Zbogar, che per questo settembre è presidente del Consiglio di Sicurezza, ha dichiarato che l'organismo ne discuterà venerdì prossimo su richiesta dell'Algeria a nome degli Stati arabi.

Ad esplodere, oggi, sarebbero stati i walkie-talkie della giapponese Icom (IC-V82) che, secondo alcune fonti, sono stati acquistati da Hezbollah cinque mesi fa, più o meno nello stesso periodo in cui sono stati acquistati i cercapersone taiwanesi.

Hezbollah ritiene Israele pienamente responsabile anche di questa aggressione criminale, ribadendo che vendicherà gli attacchi. Il suo leader, Nasrallah, terrà un discorso giovedì.