In occasione dell'arrivo dell'inviato speciale del Papa a Medjugorje, monsignor Henryk Hoser arcivescovo di Warszawa-Praga, previsto il 1 marzo, a Porta a Porta è andata in onda una "gustosissima" puntata dedicata alle apparizioni mariane nella Bosnia Erzegovina, nella diocesi di Mostar-Duvno e Trebigne-Marcana.
I sostenitori della veridicità dell'evento erano Paolo Brosio, Saverio Gaeta, Tullio De Piscopo e Pippo Franco. A sentire gli argomenti a sostegno veniva da chiedersi se non si recitasse a soggetto e Castelacci e Pingitore non fossero gli autori dei testi. Piergiorgio Odifreddi e Lucetta Scaraffia presenziavano in qualità di scettici.
Incrollabile la sicurezza con cui si difendeva la veridicità delle apparizioni mariane. E sul fatto che gli ultimi tre papi, al riguardo, fossero dubbiosi se non contrari ai pellegrinaggi e al culto, si è arrivati persino a negare l'evidenza.
All'osservazione che papa Francesco si è dimostrato scettico tanto da dire che la Madonna non è un'ufficiale che consegna la posta, un infervorato Paolo Brosio ribatteva che il Papa non aveva fatto riferimento a Medjugorje, non avendola nominata!
Ma questo è solo un piccolo esempio di quanto si è sentito. Inutile sottolineare quanto si sia poi acceso il dibattito sulle finalità della missione di Henryk Hoser che, in base alle considerazione del vaticano "ha lo scopo di acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà e, soprattutto, delle esigenze dei fedeli che vi giungono in pellegrinaggio e, in base ad esse, suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro. [La missione] avrà, pertanto, un carattere esclusivamente pastorale."
In che cosa possano consistere le approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà e, soprattutto, le esigenze dei fedeli in base alle quali dovranno esser prese eventuali iniziative, anch'esse pastorali, in base alle molte e diverse spiegazioni date dagli ospiti presenti a Porta a Porta è stato impossibile comprenderlo.
Ma il clou della serata sono stati gli attacchi ai vescovi di Mostar-Duvno, Pavao Žanić e Ratko Perić (quello attualmente in carica), decisamente contrari nel ritenere autentiche le 47000 apparizioni mariane finora registrate.
Ed a questo proposito, può essere istruttivo il recente documento pubblicato dalla diocesi di Mostar-Duvno con cui si indicano i motivi del perché la Curia risolutamente affermi che non si tratti di vere apparizioni della Beata Vergine Maria.
Anche i contenuti espressi nel documento lasciano pochi dubbi su come sia interpretata la fede nel mondo cattolico: una specie di lotta tra superstizione e tradizione dove il miracolo, o l'effetto speciale - usando un'espressione più adatta ai tempi - ha preso il sopravvento sulla testimonianza, sul messaggio, sulla parola del vangelo, del tutto passata in secondo piano.