Youtube ha ormai sostituito definitivamente il ruolo delle reti tematiche dedicate ai video musicali. Queste sopravvivono sullo sfondo, come contenitori dedicati al passato, ai "classic video", alla rotazione di videoclip prodotti tra gli anni ottanta e i novanta, "golden age" della videomusica a diffusione televisiva.

Le piattaforme di condivisione audio/video, sono diventate il maggior veicolo di diffusione dei video musicali, unitamente alle realtà che si occupano di selezionare, recensire e raccontare i nuovi videoclip agli appassionati.

Mentre le riviste musicali e quelle generaliste ospitano video musicali per promuovere principalmente i brani o il lancio di nuove produzioni discografiche, sono quasi del tutto assenti le realtà che si occupano di Video Musicali in termini specifici, ovvero dalla parte di chi li realizza. Dai registi, ai colorist, ai direttori creativi, passando per i direttori della fotografia, nuove figure professionali sono emerse con la crescente digitalizzazione dei mezzi di produzione e post-produzione. 

Il panorama editoriale internazionale, soprattutto britannico e statunitense, pubblica numerose riviste dedicate ai Video Musicali in modo specifico.

In Italia invece, ad eccezione di alcune rubriche storiche inserite all'interno di riviste cinematografiche, come SentieriSelvaggi e Spietati, c'è una sola testata giornalistica che integra un intero portale dedicato ai video musicali in modo specifico.

Indie-eye, network registrato al tribunale di Firenze e al registro operatori della comunicazione, è una realtà giornalistica attiva dal 2007 e che è costituita da due portali distinti, uno dedicato al cinema, l'altro interamente dedicato ai video musicali.

Indie-eye Videoclip è infatti la prima testata giornalistica italiana dedicata alla videomusica a pubblicare quotidianamente news, interviste, approfondimenti e format audiovisivi originali curati da chi i video musicali li produce, li realizza, li dirige, li monta e li colora digitalmente.

La rivista, curata dalla direzione editoriale di Michele Faggi, cambia un paradigma duro a morire, considerando il video un oggetto di analisi diverso dalla semplice promozione musicale.

Su indie-eye si conoscono e si approfondiscono le videografie dei principali registi contemporanei, si offre spazio ai videoclip in esclusiva, si raccontano nuovi mestieri, come quello del direttore creativo, delle agenzie creative e dei colorist, e soprattutto si rimane aggiornati sullo stato dell'arte della nuova videomusica a livello globale.

Indie-eye ha intervistato nei quasi venti anni di attività, registi e creativi di fama internazionale, promuovendo anche partnership e iniziative di alto livello culturale, come la collaborazione con Asolo Art Film Festival, uno dei più antichi festival italiani dedicati a Cinema e Arte, con lo sviluppo di una sezione specifica dedicata ai video musicali realizzati con un approccio più vicino alla videoarte e alle nuove arti digitali (internet art, pixel art e via dicendo).

Le rubriche presenti sulla rivista includono anche ricognizioni sulla storia e sulle teorie dei video musicali, interviste ai più grandi autori internazionali, focus sull'animazione, tra nuove tecniche e tradizione, format audiovisivi dove i registi di video musicali si raccontano. 
Indie-eye Videoclip è la prima realtà giornalistica italiana che racconta i videoclip dall'interno, svelandone i segreti produttivi e realizzativi.