In un articolo sul sito della CNN, (This Italian vacation hotspot is turning tourists away as it runs out of water), Antonia Mortensen informa i turisti americani - e non solo - che non è il caso di andare in vacanza in Sicilia, soprattutto ad Agrigento dove si trova la Valle dei Templi, patrimonio Unesco e uno dei parchi archeologici più grandi al mondo, perché non c'è acqua a causa di un'emergenza idrica cronica, in atto da anni, e in costante peggioramento.

Ad Agrigento - ricorda Mortensen - l'unico sistema di acquedotti si trova sotto le strutture archeologiche e i resti della Valle dei Templi ed è sempre più a corto di acqua piovana, mentre l'unico bacino idrico, il lago Pergusa (foto in alto che dimostra com'era una volta e come è adesso), nella Sicilia centrale, alimentato dalla pioggia e dalle acque sotterranee, non riceve più da tempo acqua dai suoi affluenti. Il lago, desolatamente a secco, è diventato una pozza d'acqua stagnante.

Quindi, che cosa accade in un luogo turistico dove non c'è acqua? i turisti non vanno, oppure scappano.

Al bed and breakfast (B&B) Le Cinque Novelle nel centro di Agrigento, dove le restrizioni sono rigide - scrive Mortensen -, i proprietari hanno installato dei filtri nelle docce e nei lavandini per risparmiare più acqua possibile. Ma i loro ospiti si lamentano spesso."Giustamente, le persone ci chiedono rassicurazioni prima di venire, ma non sappiamo cosa dire", ha detto alla CNN Giovanni Lopez, proprietario del B&B. "La situazione sta rapidamente impattando l'intero settore dell'accoglienza turistica, il che rischia gravi conseguenze economiche, dato che il turismo è un settore su cui quasi tutti in questa parte della Sicilia fanno affidamento".

La regione Sicilia ha chiesto a Roma dei sussidi per importare acqua dalla terraferma, ma non c'è ancora un piano concreto per aiutare l'isola.

E che il problema esista e sia reale lo conferma lo stesso presidente della regione, Renato Schifani:

"Ho chiesto alla Protezione civile nazionale l'intervento di una nave cisterna della Marina Militare per rifornire le città costiere dell'Agrigentino e del Gelese, maggiormente colpite dall'emergenza idrica.La nave già individuata e allertata, si trova ormeggiata ad Augusta, può trasportare fino a 1.200 metri cubi di acqua ed è pronta a salpare in base alle indicazioni sull'emergenza che arriveranno dalla Regione.Il porto di Licata è stato ritenuto ad oggi il più idoneo a seguito della verifica fatta da Aica, l'azienda che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento, uno dei territori più in crisi. Altre verifiche sono in corso sui porti della costa agrigentina e nissena".

Ma come è possibile che 1.200 metri cubi d'acqua possano risolvere il problema?

L'articolista della CNN ha chiesto lumi anche a Daniela Santanchè e al suo ministero, quello del Turismo. Che cosa le è stato risposto? Nulla. E c'è da crederle, perché nelle pagine di comunicazione del ministero e della stessa Santanchè di un fatto tanto grave non se ne parla. Troviamo invece la ministra impegnata a simulare una partita a ping pong con il ministro Abodi per delle foto opportunity a promozione dei mondiali di Tennis Tavolo in corso a Roma!

Il turismo è una delle principali risorse economiche della Sicilia ed il governo Meloni non si accorge neppure dell'esistenza di un'emergenza tanto grave. 

Inoltre, lo stesso governo ha deciso di spendere 15 miliardi di euro per la costruzione del ponte sullo Stretto e nulla fa per un'emergenza in corso che è gravissima perché colpisce una delle principali fonti di guadagno dei siciliani.

E che cosa dice al riguardo il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini? Nulla! In una delle ultime comunicazioni social ha espresso la sua soddisfazione per questo motivo...

I tre impianti di desalinizzazione che potrebbero purificare l'acqua di mare della Sicilia per uso potabile, igienico-sanitario o irriguo sono chiusi da più di 10 anni e, a quanto pare, continueranno a rimanere chiusi.



Fonte (CNN) https://www.cnn.com/2024/07/06/climate/italy-sicily-water-shortage-drought-tourism-intl/index.html