Nell'ultimo bilancio il numero delle vittime accertate delle inondazioni che hanno colpito la Germania occidentale è salito a 133, mentre è di 24 quello in Belgio.

In Germania, inoltre, non è chiaro ancora il quadro per quanto riguarda i dispersi, in relazione a quanti dei 1.300 segnalati possano essere o meno catalogabili come possibili vittime. In Belgio, invece, il numero dei dispersi si aggira intorno a 20.

Le vittime del Belgio sono state registrate per lo più intorno a Liegi, nei pressi della Mosa. In Germania,  90 persone hanno perso la vita in alcune località della Renania-Palatinato, mentre sono 43 le vittime nella Renania Settentrionale-Westfalia. 

In queste ore i soccorritori in Germania, concentrano i loro sforzi nel recuperare possibili sopravvissuti rimasti sepolti nel crollo delle loro abitazioni. 

Nelle zone colpite sono giunti soccorritori e mezzi da Francia, Italia e Austria. La Protezione civile del nostro Paese partecipa alle attività di soccorso in Belgio, a Liegi, dove al momento sono operative due squadre dei Vigili del Fuoco, composte complessivamente da 12 unità. Inoltre, un elicottero della Difesa opera in Belgio alla ricerca della popolazione dispersa a causa del forte maltempo.

Per l’intervento italiano il Consiglio dei Ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero. Gli aiuti si inseriscono nell’ambito del Meccanismo Ue di protezione civile, nato nel 2001, che ha il compito di coordinare la risposta europea alle catastrofi naturali e non oltre che la promozione della cooperazione tra le autorità nazionali di protezione civile.

La perturbazione  che ha causato un tale disastro in Europa arriverà ad interessare nel pomeriggio di sabato le regioni del centrosud dell'Italia, con alcune aree nelle Marche, in Abruzzo e in Puglia dove le precipitazioni risulteranno particolarmente intense con forti piogge e grandinate.