La scorsa settimana si è recata per una breve visita ufficiale a Chișinău la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Accompagnata dall’estone Kadri Simson, Commissaria per l’energia, ha incontrato la presidente moldava Maia Sandu dandole buone notizie: Bruxelles ha infatti stabilito di assegnare al suo Paese prestiti e aiuti a fondo perduto per un totale di 250 milioni di euro, di cui 200 andranno ad agevolare l’acquisto del gas per l’inverno e 50 come supporto al budget statale.

La presidente della Commissione ha lodato gli sforzi del governo moldavo per entrare a far parte della UE, e oggi infatti ha già avuto lo status di “candidato ufficiale” La Moldavia è insieme all’Ucraina il Paese con il PIL più basso d’Europa e ha dei problemi interni di corruzione e di instabilità politica e territoriale (vedasi il caso della Transnistria), ma secondo la von der Leyen “la Moldavia è parte della nostra famiglia europea. E una famiglia deve stare unita quando i tempi diventano duri e difficili”.

Per sostenere la presidenza Sandu e il governo Gavrilița nel loro percorso verso l’Unione Europea, e quindi fuori dall’orbita economica della Russia, Bruxelles ha dato finora 840 milioni di euro, oltre ai 250 annunciati qualche giorno fa.

La premier Gavrilița in un’intervista riportata sul quotidiano americano “Politico” afferma però che potrebbe chiederne ancora: 450 milioni di euro che servirebbero a contrastare gli effetti dell’emergenza energetica che Gazprom, chiudendo i rubinetti del gas, potrebbe secondo lei provocare da un momento all’altro.