Il verde fantasma: dove il decoro non arriva!
Lo stato disastrato dei mini-spazi verdi a Perugia sono un segno inequivocabile di una cattiva amministrazione comunale.
Il valore di un amministratore si vede da come è capace di risolve i problemi che in apparenza sembrano, sbagliando prospettiva, di minor necessità per i cittadini e non dalle chiacchiere che è capace di fare sui grandi temi che è capace di risolvere di rado!
Il decoro dei mini-spazi verdi sono una delle enormi mancanze nella gestione dell’amministrazione comunale a cui non dà la minima importanza facendo finta di non vedere.
Prendiamo, come esempio, quello tra via della Concordia e via Campo di Marte.
Uno dei tantissimi piccoli spazi verdi, definiti da noi di “Perugia: Social City”, figli di un Dio minore, abbandonati a se stessi in nome di quel risparmio, a tutti i costi, messo in atto da quella Giunta che sta amministrando in modo strano le problematiche della città in quanto la preoccupazione di tenere in efficienza "tutto" il verde pubblico, sicuramente, non è nelle sue intenzioni!
Colpa della destra che non sa gestire il problema? Colpa della sinistra che non sa affrontare la questione con modi e mezzi adeguati per una buona ed efficiente opposizione?
Tutto ciò a noi di "Perugia: Social City" non ci interessa minimamente.
Noi guardiamo gli scarsi risultati e chi non risolve i problemi!
Se sono di una sponda o dall'altra per noi non cambia nulla perché siamo "apartitici", pronti solo a denunciare i fatti che non vanno, da qualsiasi parte essi vengano.
Certo, lo spazio di cui si parla, non è i giardini Carducci, neanche pian di Massiano o, tanto meno, il parco di Lacugnana o chi più ne ha più ne metta di verde blasonato, ma chi crede che il cittadino che abita nei pressi di questi luoghi lasciati senza decoro sia un cittadino di seconda categoria e che i suoi problemi sono meno importanti di chi vive in altri luoghi, sbaglia di grosso perché chi abita vicino al verde di questi "spazietti verdi fantasma" ha ugualmente diritto di vedere i medesimi possibilmente adatti ad essere vissuti nel migliore dei modi?
Non curare questi mini-spazi significa solo considerare i cittadini residenti di una categoria inferiore rispetto a chi vive in centro o in luoghi di maggior prestigio e, per favore, non aspettate che a risolvere il problema siano i medesimi cittadini che, prese scope, falci e sacchi, facciano il lavoro che spetta a voi dell’amministrazione comunale organizzarlo, farlo fare e pagarlo perché il far "cavare i ragni dai buchi con le altrui dita" non mi sembra una buona tattica politica ma solamente un modi di offendere chi vi ha dato il voto.
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)