Cronaca

Caso Bolognesi. Un “orrore giudiziario”. A Casoria oggi con il sindaco Raffaele Bene e l’assessore alla Cultura, Vincenzo Russo

CASORIA (Na) – (Ernesto Genoni) - Del caso del maresciallo Bolognesi, della storia dettagliata del clamoroso errore giudiziario che lo ha coinvolto duramente, se ne è parlato, all’interno del tour di presentazioni approdate anche in Rai, giovedì 18 maggio p.v.,  nella città di Casoria ad opera di una iniziativa dell’amministrazione comunale stessa.

Una nuova presentazione del libro dell’avv. Crisileo dal titolo “Vittima Innocente” finalizzato alla divulgazione della vicenda per far conoscere a tanti e alla giusta rivalutazione della figura del maresciallo, una persona perbene stimata professionalmente. Il caso Alfonso Bolognesi” - che narra di uno dei più eclatanti errori della storia giudiziaria italiana, vissuto sulla propria pelle dal maresciallo Bolognesi.

La serata si è svolta, nel pomeriggio di oggi, nel salone della Biblioteca comunale “Monsignor Mauro Piscopo”. Promotori dell’iniziativa, con il maresciallo dei Carabinieri emerito, Enrico Giordano, il Sindaco, avv. Raffaele Bene (nella foto con l’avvocato Crisileo) che ha apprezzato il valore dell’iniziativa che vorrà prfesentare anche nelle scuole di Casoria, l’assessore alla cultura avv. Vincenzo Russo e l’amministrazione comunale  di Casoria.

Dopo i saluti istituzionali gli interventi pregevoli dei relatori : l’avv. Mario Romano, Senatore del Foro sammaritano, già Presidente dell’Ordine, il prof. avv. Mario Griffo, docente all’Università degli Studi del Sannio, il dr. Ernesto Genoni, giornalista e portavoce enti pubblici, la dott.ssa Simona Diana, psicologa, psicoterapeuta e criminologa.

A moderare il convegno, la dott.ssa Rosalba Avitabile, giornalista de “il Mattino” con i suoi magistrali interventi. Argomento dominante, l’assurdità del processo Bolognese, definito, dall’avv. Mario Romano, non errore giudiziario, ma orrore giudiziario, definizione a cui ha legato il suo eccelso intervento il prof. Mario Griffo. Di impatto e allo stesso tempo delicato l'intervento della psicologa e criminologa Simona Diana che svolge la sua opera nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere, dipendente del Ministero della Giustizia, che ha aperto, nel corso del suo intervento, una finestra sulla realtà carceraria italiana, con un profondo senso di sensibilità e rispetto per per la vita dei detenuti, non solo ma anche dei loro familiari che comunque vivono allo stesso modo, con sofferenza, la stato di carcerazione dei loro congiunti. E poi il mio intervento, autore  di questo articolo, in cui ho provato a far luce sugli equivoci che spesso nascono nel rapporto Processo/Media. Tutto parte dal lancio dello stato di indagato dell'imputato, nel nostro caso del maresciallo Bolognesi. Si deve ancore accertare l'accusa partita nei suoi confronti da un pentito e recepita dalla magistratura, dal GIP. Il lettore però viene subito già colpito dagli articoli che descrivono l'accaduto,  sparati a nove colonne  senza rispettare il diritto alla presunzione di non colpevolezza. Resta quindi per tutta la durata del processo, nel nostro caso 14 anni, l'idea di accusa dell'indagato da parte dei lettori. 

Alla fine poi, dopo tanto tempo, a causa anche  della "ritardocrazia processuale" - come nel libro dell'avv. Mario Romano -, la notizia sfuma perdendo il senso della forza e dell'azione. Ma resta però la figura infangata del povero malcapitato, in una giostra veramente per nulla edificante, per tutti. Il giornalista per evitare ciò, la testata che riporta la notizia, e questo è fondamentale per una corretta funzione di chi fa informazione, dovrà sempre curare che risultino chiare le differenze fra documentazione e rappresentazione, fra cronaca e commento, fra indagato, imputato e condannato. Altrimenti tutto sarà perso.

Una serata veramente piena di contenuti e di partecipazione da parte dell’attento pubblico presente, con un question time di alto spessore. Il libro,  che parla di un vero calvario, quello abbattutosi sulle spalle di Alfonso Bolognesi,  conclusosi dopo 14  anni, riscuote molto successo, per le tematiche umane che tratta.

Il maresciallo dei Carabinieri Bolognesi, è stato condannato, dopo 5 gradi di giudizio,  a 4 anni di carcere, interamente espiati in cella. Nel giudizio di revisione, assolto completamente dalla Corte di Appello di Roma.  Il libro, è in vendita su diverse piattaforme online e su Ebay dove è possibile acquistarlo digitando il titolo “Vittima Innocente”.

Autore Ernesto Genoni
Categoria Cronaca
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