In Italia, oggi le forze politiche, sia quelle di maggioranza che quelle di opposizione, sono entrambe soddisfatte a causa di un tema che sembrerebbe accomunarle: il rallentamento della crescita economica del nostro Paese.

L'Istat, martedì, ha pubblicato la stima del Pil relativa al terzo trimestre, indicando che il prodotto interno lordo dell'Italia non cresce.

Le opposizioni hanno assegnato la responsabilità all'attuale Governo, che è in carica da 5 mesi. Per la maggioranza, come testimonia un articolo sul blog dei 5 Stelle, il dato Istat è invece la dimostrazione che la mancata crescita è colpa esclusiva del precedente Governo e delle scelte fatte nella precedente legge di bilancio, a ulteriore dimostrazione del fatto che la cosiddetta "manovra del popolo" per il prossimo triennio, osteggiata dall'Europa, è quanto mai necessaria e indispensabile.

Seppure per motivi opposti, tutti i partiti in Italia sono pertanto soddisfatti. In mezzo, però, stanno gli italiani che verificheranno questi dati sulla loro pelle e nelle loro tasche, ed in nessun caso potranno essere soddisfatti.... e felici, poiché si tramuteranno in minor reddito e insicurezza sociale.

L'accesa contrapposizione politica che si registra oggi in Italia è un fatto di costume, anche divertente... se non avesse conseguenze sulla vita delle persone. Questo particolare, però, maggioranza e opposizione non sembrano capirlo ed invece di promuovere un'idea comune di sviluppo per il Paese, entrambe perseguono vie che guardano esclusivamente all'ottenimento del consenso, senza proporre qualcosa di realmente credibile che possa prevedere e disegnare il futuro dell'Italia.

Tutti i partiti sono responsabili dell'attuale situazione. Però, tutti si trincerano nella certezza che la loro propaganda indichi la soluzione migliore per gli italiani che continuano a vivacchiare, quando va bene, a causa di quanto fatto dagli "altri" nel presente o nel passato.

I precedenti governi a guida centrosinistra riconoscevano la necessità di investimenti e di spesa pubblica, pur rimanendo nei vincoli delle (quasi) ferree regole europee. Ma alla prova dei fatti in cosa si è concretizzato tutto ciò? Negli 80 euro alle elezioni europee del 2014 e nel duplice sblocco dell'adeguamento degli stipendi ai dipendenti pubblici, prima annunciato nel 2016, alla vigilia del referendum costituzionale, e poi di nuovo riproposto alla fine del 2017 in vista delle politiche del 2018. In pratica, si è cercato di promuovere il consenso con delle mance elettorali.


Adesso il nuovo Governo di estrema destra, vuol far credere agli italiani che i loro problemi sono causati dalla presenza di immigrati in Italia, dall'Europa a guida tedesca e francese, dalla casta e dalla corruzione. L'attuale maggioranza, per vincere le elezioni, ha promesso ciò che gli elettori in Italia volevano sentirsi dire. Ora che devono mettere in pratica le promesse,si sono accorti che è molto più difficile di quanto non sia invece farsi applaudire dal "popolo".

Lega e 5 Stelle, dopo 5 mesi di Governo, dopo aver bloccato tutti i cantieri in Italia, aver minacciato di nazionalizzare molti dei settori che erano stati liberalizzati, aver minacciato le banche, aver litigato con l'Europa e con alcuni dei principali Paesi che ne costituiscono l'Unione ed aver fatto innalzare il rendimento dei titoli di stato al livello di guardia, non si sentono responsabili del rallentamento dell'economia italiana.

Non solo, per rilanciare lo sviluppo, la loro soluzione consiste nel far pagare meno tasse ai professionisti e dare un reddito, ma solo a certe condizioni, a coloro che vogliono rientrare nel mondo del lavoro, oltre a rivedere l'età pensionabile. Gli investimenti ci saranno, ma ancora non è stato detto quali.

Seppur riassunti in modo senz'altro raffazzonato e impreciso, i contenuti sopra elencati rappresentano i punti principali della legge di bilancio 2019 prodotta dal governo gialloverde. Una manovra da quasi 40 miliardi di cui 30 non hanno copertura.

Ma non è un problema, secondo Lega e 5 Stelle, perché la manovra sarà espansiva e farà crescere il Pil. Come? Con il reddito di cittadinanza che potrà solo essere speso nei centri commerciali per comprare i prodotti che ha deciso Di Maio? Oppure grazie ad un commercialista o ad un avvocato che pagando meno tasse dovrebbero investire in Italia i soldi risparmiati?

È noto ormai da anni che il Pil dell'Italia, come quello degli altri Paesi, è legato all'andamento dell'economia mondiale. Il problema dell'Italia è aggravato però dal fatto che il suo Pil non cresce quanto quello degli altri Paesi, a causa delle sconsiderate scelte politiche fatte finora sia dai governi di centrosinistra che dai governi di centrodestra, di cui ha fatto parte anche la Lega.

E quindi? Quindi le forze politiche continueranno ad operare in base ai propri interessi elettorali, sempre facendosi scudo del bene degli italiani, in modo da "vincere" le prossime elezioni, qualunque siano.

Finora, però, il bene per gli italiani si è sempre limitato solo al bene di alcuni politici italiani, che da anni continuano a giurare di lavorare solo nell'interesse dell'Italia... senza però che questa ne abbia finora avuto un qualche beneficio. Ed anche i 5 Stelle sono al Parlamento da più di 5 anni.