J.P. Morgan, Morgan Stanley, Goldman Sachs e Merrill Lynch sono tra le più importanti banche d'affari del mondo. Sono americane e hanno sede a New York.

Sono da sempre protagoniste del destino della vita economica e politica nel nostro paese. Sono spesso immischiate nel panorama delle vicissitudini italiane.

Il nostro tenore di vita può (solo) peggiorare, da un giorno con l'altro, per effetto del loro ruolo nei "servizi" di consulenza e nella difesa dei grandi patrimoni privati.

Qui di seguito segnalo alcuni articoli, che recentemente ho potuto leggere sul web, dai quali possiamo capire, se mai ce ne fosse ancora bisogno,  come le banche d'affari d'oltreoceano, siano come dei burattinai che tirano i fili del mondo politico. La loro capacità di interferire, modificare e indirizzare la storia di casa nostra, ed in genere, quella del mondo intero è, infatti, nota a tutti ma forse non abbastanza.

Per esempio, in questo periodo, Morgan & Co (incluso personaggi come George Soros)  stanno facendo  il tifo (e non solo) per il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, affinché possa vincere il referendum del 4 dicembre p.v.. La vittoria del SI sarebbe un altro passo importante verso un mercato sempre più globalizzato e liberista.

E veniamo al dunque.

E' di questi giorni un articolo Ludovico Polastri, pubblicato su Affaritaliani.it, dal titolo " Quando Ciampi distrusse l’Italia" .

Ripercorre l'anno 1992, anno in cui "per la prima volta dal dopoguerra il debito pubblico supera il PIL". E' l'anno in cui per la Lira italiana (e per la Sterlina inglese) le speculazioni finanziarie  decretarono l'uscita di queste monete dal Sistema Monetario Europeo. E chi c'era dietro a queste speculazioni finanziarie? C'era il "nostro amico" George Soros che costrinse la Banca d'Inghilterra  a svalutare la sterlina facendogli guadagnare una cifra stimata in 1,1 miliardi di dollari. E la stessa cosa accadde qui da noi in Italia.

Era l'anno in cui iniziava quel lungo calvario che si chiamava Tangentopoli e due eroici magistrati, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino venivano assassinati dalla mafia.

Il favoloso trio al comando della vita economica italiana erano: Carlo Azeglio Ciampi, governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, Direttore Generale del Tesoro, Giuliano Amato, Presidente del Consiglio

Ripercorriamo la storia attraverso l'articolo:

"L’attacco speculativo fu preparato preventivamente con l’agenda delle privatizzazioni degli asset più importanti della Nazione. L’agenda fu stilata durante il famoso incontro avvenuto sul panfilo Britannia. Erano presenti i rappresentanti delle banche d’affari americane spesso ricorrenti come advisor ancora oggi nelle nostre cessioni o dismissioni: Goldman Sachs, Merrill Lynch, J.P. Morgan, Morgan Stanley ecc. Il Progetto prevedeva la dismissioni bancarie come Credito Italiano, Comit, INA, la privatizzazione dei principali beni dello Stato italiano come la SIP, le autostrade, ENI, le Ferrovie dello Stato, le Poste e addirittura la Banca d’Italia. Fino a quel momento tutti noi contribuenti italiani, con le nostre tasse, sovvenzionavamo tutte queste aziende. Dopo la riunione galleggiante, tutto venne privatizzato e svenduto alle banche. Il detonatore di questa operazione fu innescato da Soros, speculatore americano che sfruttando l’effetto leva e disponendo di un hedge fund creato per l’occasione poté vendere sui mercati monetari centinaia di miliardi di lire provocandone il crollo e l’uscita dallo SME."

Ricordiamo le funeste conseguenze che seguirono al 40% di svalutazione, con i prelievi forzati, da parte del governo, sui nostri conti correnti bancari.

Un altro articolo, di quest'ultimo periodo, che ha richiamato la mia attenzione, è quello pubblicato su Repubblica.it a nome di Giovanni Pons.

"Mps, il soccorso della finanza globale: vince Jp Morgan, la banca dei governi

Il maggiore istituto del mondo, con una lunga tradizione di operazioni in Italia, ottiene dal governo mano libera nel salvataggio di Siena: ora dovrà condurre sia la ricapitalizzazione, in pool con Mediobanca, che la soluzione delle sofferenze.

 Anche qui ci troviamo di fronte alle solite costruzioni finanziarie (bad bank, cartolarizzazioni ecc.)  create solo per allungare nei tempi l'agonia del MPS. Buchi di bilancio nascosti artificialmente. Buchi che si ripresenteranno successivamente in forma ancor più dilatata e che il cui conto, come al solito, finirà a gravare sulle tasche dei contribuenti italiani.

Nel mentre JP Morgan, senza assumere alcun rischio (un bridge loan per portare fuori dal bilancio della banca senese 10 miliardi di sofferenze nette ma con GARANZIA DELLO STATO)  avrà guadagnato somme stimate per 500 milioni a fronte di commissioni maturate.

 Ritornando ad Affaritaliani.it, non può essere ignorato un altro articolo sui nostri Cavalieri dell'Apocalisse.

"Barroso e Goldman Sachs,svelati i legami segreti ai tempi della Commissione Ue.

Proposte confidenziali sulle modifiche all'Ue, leggi finanziarie e visite. Svelati i rapporti segreti tra Barroso e Goldman Sachs ai tempi della Commissione Ue."

L'articolo si basa sulle email, pubblicate dal giornale portoghese "Publico", che furono scambiate, tra il 2013 e il 2014, tra Josè Barroso, a quel tempo presidente della Commissione europea,  e Goldman Sachs.

Da queste email risulta che Barroso manteneva rapporti, a quel tempo, con la banca d'affari, facendo anche visita nella loro sede di New York.

Goldman Sachs, risulta sempre dalle email, richiedeva a Barroso  modifiche alla legislazione in materia di mercati finanziari.

Oggi Barroso è diventato presidente non esecutivo della filiale europea della Goldman Sachs.

Termino questo post, riproponendo  un video, relativo all'intervento in Parlamento del deputato del M5S, Alessandro Di Battista. Il pentastellato cita i nominativi dei politici o ex politici che hanno in essere, o hanno avuto, un rapporto di collaborazione con queste banche d'affari.