Continua il lancio di razzi tra Gaza ed Israele e si affaccia anche l'ombra della guerra civile
Non si arrestano i combattimenti tra Israele e Hamas, tutt'altro. Il lancio di razzi si è invece intensificato e sembra ormai imminente un nuovo intervento armato di Israele all'interno della Striscia di Gaza, con truppe di terra.
L'ultimo bilancio delle vittime registra 67 morti tra i palestinesi della Striscia e 7 tra gli israeliani, a seguito del lancio da Gaza, a partire dallo scorso lunedì, di più di mille razzi contro il centro e il sud dello Stato ebraico, a cui le forze armate israeliane hanno risposto con centinaia di attacchi aerei.
Tra le vittime anche molti minori. Sarebbero almeno 14 i bambini nello Stato di Palestina ad essere stati uccisi e uno in Israele, secondo quanto riporta questa mattina l'Unicef, aggiungendo che dall'inizio di questa settimana sarebbero stati feriti 95 bambini a Gaza e in Cisgiordania - compresa Gerusalemme Est - e 3 bambini in Israele.
Nelle ultime ore, Israele sta ammassando uomini e mezzi lungo il confine di Gaza, a riprova che a breve potremmo assistere alla riproposizione di quanto avvenuto nel 2008-2009 e nel 2014.
L'attuale situazione si è venuta a creare a seguito degli scontri tra forze israeliane e manifestanti palestinesi a Gerusalemme, prima nel quartiere di Sheikh Jarrah, per l'intenzione dei coloni ebrei di impadronirsi delle case degli arabi, e successivamente nella spianata delle moschee, con la polizia israeliana che ha assalito i musulmani in preghiera negli ultimi giorni del ramadan.
A rendere la situazione ancor più esplosiva sono state gli scontri tra ebrei e arabi registrati anche in altre città israeliane, come a Led, dove sono stati dati alle fiamme auto ed edifici. La città, che si trova a meno di 20 km da Tel Aviv è percorsa da un muro che separa i quartieri ebraici da quelli palestinesi, in modo che per le autorità locali sia più facile discriminare quando si tratta di offrire servizi pubblici e costruire infrastrutture. Anche a Led, come in Cisgiordania e a Gerusalemme est, le autorità municipali non danno permessi di costruzione alle famiglie palestinesi.
La rabbia per le politiche di apartheid di Israele è sfociata in atti di violenza da parte dei palestinesi, portati all'esasperazione, a cui hanno risposto con pari violenza gli estremisti ebrei, creando i presupposti per una guerra civile... all'interno dello stato ebraico.
Scontri si registrano anche in Cisgiordania, alimentati dai coloni che con vere e proprie azioni di guerriglia incendiano case e campi dei villaggi palestinesi.
Questa mattina, l'esercito israeliano ha dichiarato di aver distrutto un altro edificio di Hamas a Gaza, portando a 600 gli obiettivi colpiti nell'enclave. Nel frattempo, molte compagnie aeree internazionali hanno annunciato la sospensione dei voli diretti in Israele.
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