Ecco ciò che dirà Abu Mazen alla 73.esima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite
Il Palestine News Network, riprendendo una dichiarazione di Ahmed Majdalani, membro del Comitato esecutivo dell'OLP, ha anticipato i contenuti del discorso che Abu Mazen (Mahmoud Abbas), la prossima settimana, terrà alla 73.esima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: oltre al processo di pace, il presidente dell'ANP denuncerà il ruolo svolto dagli Stati Uniti, sotto l'amministrazione Trump, per minare tale processo, a differenza di quanto era accaduto in precedenza con gli altri presidenti.
Majdalani ha poi aggiunto che il presidente Abbas riaffermerà anche il suo impegno nei confronti delle decisioni dei Consigli nazionali e centrali, che includono la fine del periodo transitorio e la sospensione del riconoscimento di Israele fintanto che da parte dello Stato ebraico non ci sarà il riconoscimento dello Stato palestinese. Inoltre, nel discorso è inclusa anche una proposta per la gestione dell'occupazione durante la fase di transizione.
Majdalani ha spiegato che il presidente Abbas presenterà all'Assemblea Generale anche le misure adottate dalla dirigenza palestinese per porre fine alle divisioni interne e completare la riconciliazione nazionale con il movimento di Hamas, con lo scopo di raggiungere l'unità nazionale del popolo palestinese, promettendo il proprio supporto ai palestinesi che vivono a Gaza, con l'impegno che saranno prese nuove decisioni nel caso in cui Hamas dovesse continuare a rifiutare di porre fine alla divisione.
Majdalani ha ribadito che il Presidente Abbas, nel suo intervento alle Nazioni Unite, illustrerà la posizione palestinese per ottenere il sostegno internazionale per la sua iniziativa politica che, come ha annunciato lo scorso febbraio, includerà l'organizzazione di una conferenza internazionale per la pace in Medio Oriente.
Gli Stati Uniti hanno iniziato ad attuare il proprio piano a supporto degli esclusivi interessi di Israele, riconoscendo Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico, negando il diritto al ritorno per i rifugiati palestinesi, interrompendo il sostegno all'UNRWA e ponendo fine alla questione dei confini attraverso l'estensione della sovranità di Israele sui territori palestinesi.
E per tale motivo, Abbas cerca un sostegno internazionale per contrastare il folle piano descritto nelle righe precedenti, come dimostra la visita di venerdì al presidente francese Macron.