Non avendo altri argomenti di cui parlare, perché non è riuscito ancora ad aggiustare a suo piacimento la faccenda che riguarda le elezioni del presidente della Repubblica e per questo adesso non è più un tema all’ordine del giorno dopo averne parlato per giorni nelle scorse settimane, il senatore tuttofare di Rignano sull'Arno, l'aggiustatutto Matteo Renzi, è tornato nuovamente ad occuparsi di pandemia e dopo aver sistemato il tema vaccinazioni adesso ha deciso di occuparsi di quarantena, restrizioni e no vax.

Così, in primissimo piano con alle spalle un tristissimo albero di Natale, il profeta toscano, impersonando espressioni da emoticon, facendole ruotare a seconda di ciò che stava dicendo, ha dichiarato:

"Vado un po’ controcorrente [ogni occasione è buona per farsi pubblicità, ndr] io la penso come Matteo Bassetti [il direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ndr] perché il virus è cambiato, il virus non è più aggressivo come prima, più contagioso ma meno aggressivo, innanzitutto grazie ai vaccini. E allora cambiamo le regole, non teniamo le regole che andavano bene fino a un anno e mezzo fa.Prima regola, se sei vaccinato non vai in quarantena in caso di contatto con un positivo; seconda regola, acceleriamo sui vaccini anche le terze dosi, anche senza prenotazione; terza regola, se ci sono delle restrizioni, facciamole solo per i no vax, perché non è giusto che i vaccinati paghino il conto delle scelte dei no vax".

Repetita iuvant. Ma perché Matteo Renzi si ostina ad esaltarsi nell'esaltare Draghi attribuendo a se stesso il merito della sua nomina, quando poi ne sottolinea giornalmente gli errori in tema di pandemia, visto che l'attuale composizione del Cts che dà indicazioni al Governo su come affrontare il contagio da coronavirus l'ha decisa lui?

Ah... poi c'è la questione della variante Omicron. Chi lo spiega a Renzi che se anche meno aggressiva, essendo più contagiosa, la variante Omicron sulle ospedalizzazioni può avere gli stessi effetti della Delta? Oltre al fatto che su quella che lui definisce aggressività devono ancora esprimersi gli esperti... i suoi colleghi che però hanno studiato per occuparsi di patologie, virus e come affrontarli.