La Knesset sarà chiamata ad esprimere la fiducia al governo Bennett-Lapid domenica 13 giugno. Nel caso in cui il governo ottenga l'appoggio di almeno 61 parlamentari, il voto sarà seguito dalla cerimonia del giuramento.

In quell'occasione saranno trascorse due settimane dal giorno in cui Yair Lapid ha comunicato al presidente Reuven Rivlin e al presidente della Knesset Yariv Levin che vi erano condizioni e numeri per dare ad Israele un nuovo governo, dopo le ultime elezioni politiche tenutesi due mesi e mezzo fa, il 23 marzo.

Nelle scorse ore anche il deputato di Yamina, Nir Orbach, il cui voto di fiducia non sembrava assicurato, ha confermato al capo del suo partito, Naftali Bennett, che invece voterà a sostegno del nuovo governo.

Orbach è stato fatto oggetto di un'enorme pressione pubblica perché si esprimesse contro la formazione del governo descritto dai partiti di destra come anti-Netanyahu.

Proprio i partiti di destra da giorni stanno fomentando nazionalisti e fondamentalisti, che hanno deciso così di organizzare una marcia di protesta per le vie di Gerusalemme. La manifestazione inizialmente prevista per giovedì è stata cancellata a seguito del parere contrario delle autorità, per motivi di sicurezza: gli organizzatori avevano programmato di attraversare il quartiere musulmano della Città Vecchia.