Dopo l'appello ecologista di ieri, fatto insieme al Patriarca ortodosso Bartolomeo, per uno sviluppo sostenibile in occasione della Giornata per il Creato, Papa Francesco ripete oggi le sue preoccupazioni sulla salvaguardia della natura, definto creato dai credenti, in un messaggio rivolto ai partecipanti al National Day della Santa Sede all’Expo 2017 di Astana in Kazakhstan, in occasione dell’Esposizione Internazionale dedicata al tema "Energia Futura".
«E’ molto importante riflettere con serietà e responsabilità sulle modalità con cui, nei prossimi anni, l’umanità adopererà, anche mediante nuove e innovative tecnologie, le risorse energetiche che ha ricevuto in dono, in eredità comune.
Ne siamo tutti consapevoli: da tali modalità dipendono sia la salute del pianeta, sia il benessere delle nostre società; un benessere da intendersi in modo integrale, non solamente come prosperità economica o capacità di consumo.
Dobbiamo piuttosto fare in modo che l’energia venga messa al servizio di ciò che ci rende migliori, di ciò che fa fiorire e fruttificare la nostra umanità, che, per sua natura, è portata verso la relazione, verso gli altri, verso la solidarietà, verso l’amore.»
Facendo riferimento al Kazakhstan, luogo di incontro di etnie, culture e spiritualità tra loro diverse, papa Francesco ha ricordato che i «principi etici che la ragione è capace di percepire possono riapparire sempre sotto diverse vesti e venire espressi con linguaggi differenti, anche religiosi.»
Ma la differenza di linguaggi, non preclude un'unità di intenti, e pertanto, è lo stesso il compito «che ci è stato affidato da Dio di prenderci cura del pianeta sul quale viviamo e dei nostri fratelli in umanità, vicini o lontani nello spazio e nel tempo.»
Pertanto, «se usiamo l’energia in modo solidale e sostenibile, allora stiamo svolgendo bene tale compito. Altrimenti, no. È in gioco la nostra stessa dignità; sono in gioco la giustizia e la pace.»
«È questa consapevolezza che la Santa Sede ha voluto mettere in evidenza col proprio padiglione nell’Expo di Astana, intitolato Energia per il bene comune: Prendere cura della nostra casa comune.»