La Serie A, a maggioranza e non all'unanimità, ha deciso di non cambiare. Così, anche per i prossimi cinque anni, a partire dalla stagione 2024/25 fino a giugno 2029, le partite della Serie A continueranno ad esser trasmesse da  Dazn e Sky.

Come accade adesso, Dazn avrà 7 partite in esclusiva (266 su 380), mentre 3 saranno in co-esclusiva, per un totale di 114, e saranno fruibili anche con il tramite di Sky.

Così ha commentato la decisione dei club della Serie A il Presidente di Lega, Lorenzo Casini, nella conferenza stampa al termine dell'Assemblea che si è tenuta questo lunedì:

"L'Assemblea di oggi, dopo una serie di assemblee per discutere l'esito delle trattative private per l'assegnazione dei diritti domestici per il campionato per le prossime stagioni, ha avuto un lieto fine, perché si è proceduto ad accettare l'offerta formalizzata dai broadcaster Dazn e Sky. La Lega Serie A con un'ampissima maggioranza, 17 voti favorevoli, ha approvato quella che è l'offerta che porterà ad affidare la Serie A e la trasmissione dei diritti del campionato per le prossime stagioni, dal 2024 in poi, a Dazn e Sky. Ringrazio l'Amministratore Delegato De Siervo per il lavoro svolto in questi mesi, con la commissione delle squadre, è stato un lavoro molto intenso. E' stato fondamentale partire in anticipo e arrivare a questa trattativa nelle migliori condizioni possibili in un contesto molto complicato, anche vedendo cosa succede nelle altre leghe. Un grazie va anche al lavoro delle squadre, con i diritti d'archivio, che erano parte del bando. Un ringraziamento a Governo e Parlamento che hanno migliorato il quadro legislativo il più possibile, penso alla durata da tre a cinque anni e all'aiuto sui diritti esteri, che non erano oggetto del bando, ma hanno reso la Serie A più competitiva. Questo lavoro ha consentito alle squadre di arrivare compatte a poter accettare l'offerta".

Le cifre (fonte Calcio e Finanza). Come spiegato dall'ad Luigi De Siervo, oltre ai 900 milioni di Dazn (circa 700 milioni annui) e Sky (200 milioni annui) rispetto ai 927,5 milioni annui del triennio 2021/24 (840 da Dazn e 87,5 da Sky), c'è anche una quota di revenue sharing nell'accordo con Dazn che, nell'ipotesi più conservativa, può portare 60 milioni di ricavi aggiuntivi.

La Lega e Dazn hanno fissato a quota 750 milioni di ricavi dagli abbonati incassati da Dazn (“valore vicino alla quota attuale”, ha spiegato De Siervo) la cifra oltre la quale scatterà il meccanismo di revenue sharing: i ricavi incrementali rispetto ai 750 milioni verranno divisi al 50% tra la Serie A e la piattaforma OTT.

Significa, ad esempio, che se i ricavi per Dazn arrivassero a 800 milioni di euro, i 50 milioni in più rispetto ai 750 milioni di cui sopra verrebbero divisi tra la Lega e Dazn, con 25 milioni a testa. La stima conservativa citata da De Siervo, quindi, prevede che per far incassare 60 milioni alla Lega, Dazn dovrebbe registrare ricavi dagli abbonamenti per circa 870 milioni.

Ai 900 milioni di base annui e alla quota di revenue sharing, inoltre, la Lega aggiunge anche circa 40 milioni di euro di cosiddetti costi tecnici, ovverosia la quota che le emittenti versano alla Lega per la produzione delle partite.

"La scelta quindi proietta dei numeri, tra costi tecnici e ricavi, superiore al miliardo medio nei cinque anni, ha spiegato De Siervo.