Una ricerca scientifica sui tappi per gli orecchi
No, questa non è la solita ricerca "scientifica" commissionata dalla ditta produttrice di tappi auricolari che deve dimostrare a tutti i costi l'efficacia del prodotto.
Vero è però che assomiglia un po' all'arcinota scoperta dell'acqua calda.
Una domanda che, per dire, si sarebbe potuto porre in "Quelli della notte" lo stessoCatalano: "E' meglio andare a un concerto rock munendosi di tappi per gli orecchi; oppure andarci e mettersi sotto gli altoparlanti che sparano musica a 100 dB?".
Be', premesso che i ricercatori si pongono spesso domande di questo tipo senza alcun problema (tanto c'è sempre qualcuno che sponsorizza la ricerca), e alle volte farebbero bene a desistere dall'inutile impresa, bisogna dire che almeno in questo caso hanno agito a regola d'arte.
La ricerca in sintesi
Si tratta infatti di una sperimentazione clinica randomizzata, in singolo cieco (nel post di oggi spiego cosa vuol dire), realizzata in occasione di un concerto che si è tenuto ad Amsterdam il 5 settembre del 2015.
I criteri per la selezione del campione rappresentativo dei partecipanti al concerto sono stati rigorosi, e i 51 volontari arruolati sono stati sottoposti ad audiogramma e altre misurazioni prima e dopo il concerto.
I risultati attesi e quelli effettivi
Quanto ai risultati attesi, viste anche le premesse che ho fatto precedere a questo articolo, non potevano essere altri, se non che i tappi auricolari sono efficaci e proteggono da danni all'udito.
I ricercatori hanno avuto così la conferma che cercavano: visto che la musica deve andare a 100 dB (altrimenti dove sarebbe lo sballo?), facciamo almeno in modo di assicurare un'adeguata protezione all'udito.
Come? Con l'uso di semplici tappi in grado di fare da filtro per il volume eccessivamente elevato.
Dati alla mano, statisticamente significativi e incontrovertibili.
Danno temporaneo o definitivo
Il problema è tutt'altro che da sottovalutare, visto che l'esposizione prolungata a questo genere di suoni può portare a sordità temporanea, all'instaurarsi di acufeni e altri disturbi dell'udito.
Va detto che quest'ultimo, una volta perso, non si può più restaurare (almeno per gli strumenti terapeutici di cui disponiamo al momento), e il sottoscritto può assicurarvi che la circostanza non è affatto trascurabile essendoci, ahimè, passato in prima persona.
Non ci sono soltanto i concerti rock
Per finire, una sorpresa per gli appassionati di calcio che visiteranno il post di oggi.
Non ci sono infatti soltanto i concerti rock a creare rischi per l'orecchio. Anche i boati, o meglio i ruggiti delle curve e dell'intero stadi0 possono danneggiare l'udito.
E dove sta la sorpresa? Visita il post e lo saprai.
Buona lettura
Ecco il link al post: http://www.acufenichefare.it/sordita-temporanea/
Peppino Zappulla
Acufeni, che fare?
P.S. - "Acufeni Insopporabili?" è il report che ho preparato per chi soffre di acufeni. Non l'hai ancora acquistato? Costa appena qualche euro, ma chi lo ha già letto vi ha trovato parecchi spunti interessanti. Che aspetti? Grazie