È negativo il dato congiunturale della crescita del Pil per il 2022, con il primo trimestre che registra una diminuzione del -0,2% rispetto allo stesso arco di tempo immediatamente precedente.
Se vogliamo invece vedere il bicchiere mezzo pieno, possiamo leggere allora il dato tendenziale che a gennaio-marzo registra una crescita del Pil del + 5,8%, rispetto a gennaio-marzo 2021.
La variazione congiunturale, ci informa l'Istat, è il risultato di un aumento del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, di una riduzione in quello dei servizi e di una stazionarietà nell'industria.
Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.
La variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,2%.