A novembre , l'andamento del mercato del lavoro italiano ha mostrato dinamiche complesse, caratterizzate da un lieve calo dell'occupazione e della disoccupazione, accompagnato da un incremento del numero di inattivi. Secondo i dati pubblicati dall'ISTAT, queste variazioni riflettono tendenze differenziate per genere, età e tipologia contrattuale, evidenziando luci e ombre in un contesto economico in evoluzione.
Nel confronto mensile con ottobre, gli occupati sono diminuiti del -0,1%, pari a 13mila unità, portando il totale degli occupati a 24 milioni e 65 mila persone. Questo calo è stato determinato principalmente dalla diminuzione dei lavoratori con contratti a termine, scesi a 2 milioni e 652 mila. In controtendenza, si registra un aumento dei dipendenti permanenti (+16mila unità) e una sostanziale stabilità tra i lavoratori autonomi (5 milioni e 149 mila).
L'occupazione ha subito una riduzione tra gli uomini e i giovani tra i 15 e i 34 anni, mentre è cresciuta tra le donne e le persone con almeno 35 anni di età. Nonostante questa contrazione, il tasso di occupazione è rimasto stabile al 62,4%, confermando la resilienza complessiva del mercato del lavoro.
Un segnale positivo emerge dal calo del numero di persone in cerca di lavoro, scese del -1,6% (-24mila unità), principalmente tra le donne e la fascia d'età 25-49 anni. Di conseguenza, il tasso di disoccupazione generale è sceso al 5,7% (-0,1 punti percentuali). Tuttavia, la disoccupazione giovanile ha subito un incremento significativo, passando al +19,2% (+1,4 punti), a testimonianza delle difficoltà che i giovani continuano a incontrare nell'accesso al mercato del lavoro.
Parallelamente, il numero di inattivi è aumentato del +0,2% (+23mila unità), portando il tasso di inattività al 33,7% (+0,1 punti). Questo incremento ha riguardato soprattutto gli uomini e i giovani sotto i 35 anni, mentre si è osservata una diminuzione tra le altre fasce d'età e una sostanziale stabilità tra le donne.
Nonostante le variazioni mensili, il confronto tra il trimestre settembre-novembre e quello precedente (giugno-agosto) evidenzia una crescita complessiva dell'occupazione del +0,2% (+49 mila unità). Questo aumento è associato a una riduzione significativa delle persone in cerca di lavoro (-8,4%, pari a -136 mila unità) e a un incremento degli inattivi (+0,9%, pari a +115 mila unità).
Su base annua, il mercato del lavoro presenta segnali di miglioramento più marcati. A novembre 2024, il numero di occupati è aumentato del +1,4% (+328 mila unità) rispetto a novembre 2023, trainato dalla crescita dei dipendenti permanenti (+500mila) e degli autonomi (+108mila), a fronte di una riduzione dei contratti a termine (-280mila). Il tasso di occupazione è salito di 0,5 punti percentuali rispetto all'anno precedente, mentre il numero di persone in cerca di lavoro è diminuito del 23,9% (-459mila unità).
I dati di novembre 2024 riflettono un mercato del lavoro in trasformazione, dove l'aumento dell'occupazione stabile e il calo della disoccupazione generale rappresentano segnali incoraggianti. Tuttavia, il crescente tasso di inattività, soprattutto tra i giovani, e l'aumento della disoccupazione giovanile evidenziano la necessità di politiche mirate per favorire l'inclusione lavorativa delle nuove generazioni. Investire in formazione, incentivi per l'assunzione di giovani e strategie per ridurre la precarietà del lavoro appare essenziale.