La pensione di cittadinanza spetta alle famiglie formate esclusivamente da Over 67 che soddisfano determinati requisiti economici.
Quando si parla di pensione di cittadinanza si fa riferimento all’integrazione del reddito familiare riconosciuta ai nuclei familiari dove ci sono esclusivamente soggetti che hanno superato i 67 anni di età.
Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza sono sostanzialmente la stessa cosa ed entrambe le misure partiranno ufficialmente dal 6 marzo 2019, quando si potrà fare la richiesta del beneficio. Il primo assegno della pensione di cittadinanza, però arriverà verso la fine di aprile.
In ogni caso è importante sottolineare che la pensione di cittadinanza non aumenta né la pensione né eventuali assegni di invalidità; ai beneficiari di questa misura, infatti, spetta una certa somma a titolo di integrazione del reddito familiare che ogni mese verrà erogata non sul cedolino della pensione bensì su un’apposita carta acquisti realizzata da Poste Italiane.
Cos’è la pensione di cittadinanza?
Il comma 2 dell'articolo del decreto 4/2019 prevede che per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari a 67 anni la misura acquista il nome di pensione di cittadinanza. Queste persone beneficeranno di un’integrazione del reddito familiare, fino al raggiungimento di una determinata soglia.
I requisiti per ottenere la pensione di cittadinanza sono: In primis, che il nucleo familiare del beneficiario non sia superiore ai 67 anni di età.
Gli altri requisiti sono:
essere cittadini italiani, o in alternativa di uno Stato membro UE. La pensione di cittadinanza spetta anche agli stranieri, purché in possesso del regolare permesso di soggiorno;
essere residenti in Italia da almeno 10 anni di cui gli ultimi due in maniera continuativa;
avere un ISEE inferiore a 9.360€;
patrimonio immobiliare (nel quale non è compresa la casa d’abitazione) inferiore a 30.000€;
patrimonio mobiliare inferiore a 6.000€. Questo limite è innalzato di 2.000€ per ogni componente successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000€. Inoltre, questo limite aumenta di altri 5.000€ in caso di presenza di una persona con disabilità nel nucleo familiare;
reddito familiare non superiore a 7.560€. Questa soglia è aumentata a 9.360€ qualora il nucleo familiare sia in affitto.
Pensione di cittadinanza: cosa spetta?
Ai nuclei familiari che soddisfano i suddetti requisiti spetta un beneficio economico che - come descritto dall’articolo 3 del decreto - si compone di due parti:
integrazione del reddito familiare fino al raggiungimento della soglia annua di 7.560€;
integrazione pari all’ammontare annuo del canone di locazione (per i nuclei familiari che vivono in affitto) fino ad un massimo di 1.800€.
Complessivamente potrebbe spettare un’integrazione del reddito fino al raggiungimento di 9.360€; mensilmente, quindi, l’interessato ha diritto ad un massimo di 780€. In ogni caso, l’integrazione non può essere inferiore ai 480€ annui.
L’importo dell’integrazione, però, viene aumentato per i nuclei familiari numerosi; nel dettaglio, per ogni persona maggiorenne successiva alla prima si applica un parametro della scala di equivalenza pari a 0,4. Quindi, nel caso di una coppia di Over 67, l’importo massimo dell’integrazione è di 1.092€ al mese, 13.104€ l’anno.
In ogni caso, comunque, l'importo complessivo per nucleo familiare - purché composti esclusivamente da Over 67 - è di 1.638€ al mese, 19.656€ l’anno.
La pensione di cittadinanza, viene riconosciuta per tutto il periodo in cui il beneficiario soddisfa i suddetti requisiti, per un massimo di 18 mesi. Scaduto questo termine si può chiedere il rinnovo del beneficio.
Il contributo, invece, è riconosciuto per dodici mensilità e decorre dal mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda.
Non sono previsti aumenti per le pensioni di invalidità, questa categoria potrà accedere al reddito di cittadinanza indipendentemente dal reddito conseguito per l'invalidità stessa.
Per beneficiare della pensione di cittadinanza, quindi, bisogna assolutamente avere più di 67 anni; chi non ha ancora raggiunto questa età - anche se disabile - può richiedere il reddito di cittadinanza rispettando però gli obblighi previsti.
Concludo facendo chiarezza su come bisognerà presentare domanda per la pensione di cittadinanza. La richiesta - come si legge nell’articolo 5 del decreto - dovrà essere presentata utilizzando il modello di domanda messo a disposizione dall’Inps.
La domanda potrà essere presentata utilizzando la modalità telematica a disposizione sul sito del RdC dal prossimo 6 marzo oppure rivolgendosi ai centri di assistenza fiscale convenzionati dall’Inps. In alternativa si può fare la richiesta rivolgendosi agli uffici di Poste Italiane.
A domanda ricevuta, l’Inps ha cinque giorni di tempo per analizzarla: in caso di esito positivo, la pensione di cittadinanza verrà erogata dal mese successivo su una carta elettronica. Questa carta può essere utilizzata per gli acquisiti (ma non per qualsiasi tipo di attività che abbia a che fare con il gioco d’azzardo); inoltre, si può prelevare contante ma fino ad un massimo di 100€ al mese.
+++ di Luigi Falché +++