"Cuor contento il ciel lo aiuta" sembra esser il motto - non detto - del ministro dell'Istruzione e del (de)merito, il leghista Giuseppe Valditara che, in ogni occasione, non dimentica di farsi fotografare in un abbozzo di ghigno che dovrebbe esser scambiato per sorriso.

Il ghigno è stato riproposto anche nell'immagine a commento della sua ennesima... "valditarata", l'approvazione al Senato del ddl 924-bis su valutazione e condotta, definito "un importante passo avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti".  Questa la nota a corredo:

"Bene l’approvazione al Senato della riforma della valutazione della condotta. Rappresenta un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti.A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive, io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti. Ritengo che nel caso di atti di bullismo non solo sia inutile ma anche dannoso tenere il ragazzo lontano da scuola, lasciato a non fare nulla.Sono convinto che l’impegno in attività sociali sia molto più costruttivo, perché lo studente possa analizzare e comprendere i motivi dei propri comportamenti inappropriati.Far parte di una comunità comporta diritti e doveri, tra i quali il rispetto per i docenti, i propri compagni e i beni pubblici. È anche importante che chi abbia aggredito personale della scuola risarcisca la scuola per il danno di immagine che ha contribuito a creare.Per costruire una società realmente democratica, per combattere la violenza, per ridare centralità ai valori fondanti della nostra Costituzione si deve ripartire dalla scuola, ogni giorno in prima linea nell'educazione dei nostri giovani. Noi lo stiamo facendo".

Il provvedimento vuole introdurre la bocciatura immediata per chiunque riceva una valutazione pari a 5, sia alle scuole medie che alle superiori. Alle superiori, inoltre, si vuole imporre una specie di debito formativo per chi ha il 6 in condotta, da superare con un esame di educazione civica, e sottraendo fino a 3 punti di credito scolastico per chi non ha raggiunto almeno l’8 in condotta quando si arriva agli esami di maturità.

Il disegno di legge rivede anche il sistema delle sospensioni, eliminando l’allontanamento dalla scuola e sostituendolo con la partecipazione ad "attività scolastiche di riflessione" non meglio definite e una verifica finale da sottoporre al consiglio di classe. Mentre per le sospensioni più lunghe di due giorni verrà prevista la partecipazione ad "attività di cittadinanza solidale" in strutture convenzionate, di cui - anche in questo caso - non è stata fornita spiegazione alcuna.

Infine, saranno introdotte multe tra i 500 e i 10mila euro per chiunque venga condannato penalmente di aggressione verso il personale docente o tecnico-amministrativo delle scuole, andando semplicemente ad aggiungere sanzioni alle pene già previste dalla legge Sasso che, a sua volta, aveva aumentato le pene detentive per le aggressioni ai docenti già previste dalla normativa precedente.

Questo il giudizio della Flc-Cgil: 

"Il provvedimento in questione, fortemente voluto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, per entrare in vigore già a partire dal prossimo anno scolastico, deve superare senza modifiche anche l’esame della Camera. La norma era inizialmente limitata alla sola “Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”. Prevede il ritorno del voto in condotta nella scuola dell’obbligo a partire dalla secondaria di primo grado che, con un ulteriore passo indietro al 2017, tornerà a comporre la media nella valutazione del rendimento complessivo. Per completare la complessiva impostazione ideologica di una scuola della selezione, la VII Commissione del Senato, il 12 marzo 2024, ha dato parere favorevole a un emendamento della maggioranza che reintroduce nella scuola primaria i giudizi sintetici per la valutazione di alunne e alunni. La FLC CGIL aveva, peraltro, fortemente sostenuto l’intero percorso a sostegno dell’OM 172 e delle relative linee guida dopo aver lanciato una petizione per l’abolizione del voto numerico nella scuola primaria. Ancora una volta, la scuola, i bambini e le bambine, gli insegnanti e i genitori vengono inutilmente catapultati, senza alcuna fase di confronto, in profonde riforme culturali, che interrompono processi già avviati e messi in discussione senza alcuna valutazione.La FLC CGIL rispetto al disegno di legge 924-bis conferma il proprio giudizio su tutte le ambiguità già evidenziate per la parte della norma relativa alla valutazione della condotta.Si porta avanti un progetto di scuola autoritaria, caratterizzata da misure inefficaci, puramente formali e vuote di contenuti pedagogici. Evidente il pericolo di un ulteriore processo di burocratizzazione del rapporto educativo tra l’istituzione scolastica e la sua componente studentesca. Si propone come unica soluzione al disagio giovanile un progetto di scuola autoritaria e privo di ogni autorevolezza perché basata sullo spauracchio del voto in condotta. Il voto diventa l’unico strumento di supporto educativo, efficace quanto un pannicello caldo soprattutto nei contesti in cui mancano il supporto familiare e la cultura del rispetto alla convivenza democratica. Il contesto culturale di riferimento di questo disegno di legge riproduce sul piano educativo il modello sociale della competizione ad ogni costo e in ogni ambito. Viene meno, pertanto, ogni ideale solidaristico e di emancipazione sociale e, nell’assenza totale di una motivazione pedagogica, si ripesca il nostalgico “ritorno al buon tempo che fu”. Si intende voltare pagina rispetto alla rivoluzione culturale del sessantotto dimenticando i movimenti di liberazione e di emancipazione che condussero a modelli formativi democratici, non più oppressivi e autoritari. Per tutti questi motivi, la FLC CGIL esprime la propria contrarietà all’approvazione del ddl 924 bis e, seppure, rilevando la caparbietà della maggioranza nella celere approvazione del provvedimento, auspica, così come rappresentato in VII Commissione al Senato, che si possa rivederne l’impianto".