Dichiarazione del portavoce dell’Ambasciata Cinese in Italia in merito alle posizioni espresse da un politico italiano sulla Cina:

"In un momento cruciale come questo, in cui Cina e Italia si trovano fianco a fianco ad affrontare l’epidemia, un politico italiano non ha risparmiato calunnie sul popolo cinese. Si tratta di offese gratuite che ci lasciano basiti. Ci consola il fatto che moltissimi amici italiani non sono d’accordo con tali affermazioni e, anzi, le criticano fermamente. Siamo convinti che le parole di un singolo politico non rappresentino assolutamente il sentire comune del popolo italiano, un popolo civile e nostro amico.Il nuovo coronavirus è un nemico comune, che richiede una risposta comune. In un momento così difficile, è necessario mettere da parte superbia e pregiudizi, e rafforzare la comprensione e la cooperazione al fine di tutelare la sicurezza e la salute comune dell’umanità intera."

A chi si riferisce il portavoce dell'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese nel nostro Paese?

A Luca Zaia, presidente della regione Veneto che venerdì, durante un'intervista rilasciata alla tv  Antenna 3-Nord-est, che aveva detto: 

"L'igiene che ha il nostro popolo, i veneti e i cittadini italiani, la formazione culturale che abbiamo, è quella di farsi la doccia, di lavarsi, di lavarsi spesso le mani... di un regime di pulizia personale particolare. Anche l'alimentazione, le norme identiche, il frigorifero, le date di scadenza degli alimenti... Cosa c'entra? C'entra, perché è un fatto culturale. La Cina ha pagato un grande conto di questa epidemia, perché comunque li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi o questo genere di cose". 

Successivamente, Zaia si è scusato in una dichiarazione al Corriere. "Non è lei quello che parla?" gli viene chiesto dal giornalista:               "Sì, certo. Quella frase mi è uscita male, d’accordo. Se qualcuno si sente offeso, mi scuso. Non era mia intenzione fare il qualunquista e tanto meno generalizzare. Intendevo fare una riflessione più compiuta".

Alla faccia della riflessione più compiuta! Se questo è il modo di scusarsi, chi si è giustamente sentito offeso dalla prima dichiarazione, ancora di più non poteva non sentirsi offeso dalle sue scuse.

E secondo la vulgata, Luca Zaia sarebbe uno dei pochi leghisti "da vetrina" in grado di rappresentare al meglio il partito!