Dalla scorsa notte, il numero di migranti arrivati a Lampedusa in autonomia è arrivato a 205. Oltre alle 7 imbarcazioni arrivate fino alle prime ore della mattina, nel corso della giornata se ne sono aggiunte altre due, portando il loro numero a 9.

Sulle coste della Sardegna, della Sicilia, della Calabria (quelle che si affacciano sullo Ionio), oltre che su quelle di Lampedusa, gli sbarchi di migranti arrivati in autonomia - senza le navi delle Ong - è sempre avvenuto ed è sempre stato costante e rilevante anche nei 14 mesi in cui era ministro (a tempo perso) dell'Interno quello stesso Matteo Salvini che, invece, svolgeva a tempo pieno l'incarico di ministro della Propaganda di se stesso.

Unica differenza, rispetto ad ora, è che allora Matteo Salvini si dimenticava di farlo sapere ai suoi distrattissimi sostenitori, impegnatissimo, tra un mojito e uno spritz, ad ostacolare illegalmente l'attracco di alcune navi delle Ong che avevano a bordo poche decine di disgraziati che venivano sequestrati in mare per giorni, mentre centinaia continuavano indisturbati a sbarcare sulle coste italiane.

Adesso che Matteo Salvini ha conservato solo l'incarico relativo alla propria auto-promozione e che navi di Ong nel Mediterraneo centrale non stanno operando, non potendo pertanto ripetere la stupidaggine che quelle navi fossero un fattore di traino per le partenze dal nord Africa, adesso va dicendo che i migranti arrivano perché i porti sono stati "riaperti":

«Foto scattate poco fa a Lampedusa, dopo quelli notturni proseguono a raffica gli sbarchi diurni, senza freni, "grazie" a tutta la "pubblicità" fatta dal governo dei porti riaperti. Incapaci e pericolosi, siete la vergogna dell'Italia, gli elettori non lo dimenticheranno».

 


È evidente che gli ipotetici elettori a cui lui si rivolge non possono che essere dei disinformati e/o delle persone incapaci d'intendere e di volere visto che, non solo gli sbarchi di oggi sono quelli che avvenivano anche quando lui era ministro, ma che i porti in Italia non sono mai stati "chiusi", come più volte dichiarato anche pubblicamente dallo stesso ministro competente, appartenente allo stesso governo di cui Salvini faceva parte, Danilo Toninelli.

Salvini promuove pertanto notizie palesemente false, mentre la gente lo applaude felicissima di farsi prendere per... i fondelli.