Colti con le dita nella marmellata Meloni & Co. stanno tentando la ridicola manipolazione dei fatti per scaricare sulla Corte Penale Internazionale la responsabilità del mancato arresto, da parte italiana, del generale libico Osama Njeem Al-Masri .

L’Italia rischia di fare una figura barbina a livello internazionale se i ministri meloniani non riusciranno a chiarire e dare risposte credibili sulla vicenda Al-Masri almeno ad alcuni semplici ma primari interrogativi:

  1. Come e quando CPI ha saputo della presenza in Europa del generale libico Osama Njeem Al-Masri, accusato di gravi crimini contro l’umanità?

  2. Dove si trovava Al-Masri quando è stato individuato ed è stata accertata la sua presenza?  

  3. Quando la CPI ha emesso, di fatto, il mandato di arresto nei confronti di  Al-Masri per gravi crimini contro?

  4. Quando la Ambasciata d’Italia a L’Aia ha ricevuta da CPI notizia e richiesta di procedere all’arresto, corredata della relativa documentazione?

  5. Quando la Ambasciata d’Italia ha informato ed inoltrato, come da procedure, al Ministro Nordio ed alla Corte d’Appello di Roma la richiesta della CPI?

  6. Quando la Corte d’Appello di Roma ha richiesto al Ministro Nordio la autorizzazione per il mandato di arresto?

  7. Quando il Ministro Nordio ha dato riscontro alla richiesta della Corte d’Appello di Roma?

  8. In base a quale informativa e quando la DIGOS ha allertati i suoi agenti che la mattina del 19 gennaio hanno proceduto all’arresto di Al-Masri a Torino?

  9. Quando la Corte d’Appello di Roma, priva della necessaria conferma, ha dovuto invalidare l’arresto di Al-Masri?

  10. Quale istituzione ha contattato CPI per informarla e spiegare i motivi per i quali l’Italia non avrebbe provveduto all’arresto?

  11. Quando il Ministro Piantedosi “vista la pericolosità del soggetto, per salvaguardare la sicurezza dello Stato e la tutela dell’ordine pubblico” ha disposta l’espulsione immediata di Al-Masri?

  12. Chi e perchè  ha deciso e disposto che i Servizi Segreti italiani inviassero a Torino Caselle il Falcon 900 per imbarcare Al-Masri ed i suoi accompagnatori e rimpatriarli a Tripoli?


Et voilà! Rispondere a questi interrogativi, per la premier ed i suoi ministri che si autocelebrano per la loro trasparenza, sarà di una semplicità disarmante!

D’altra parte, solo se e quando saranno disponibili risposte chiare e credibili, almeno a queste prime domande, la vicenda Al-Masri potrà uscire dalle fosche e fitte nebbie in cui l’hanno celata in questi giorni Meloni & Co.