Ancora una volta una decisione della Corte Suprema Usa avrà un impatto significativamente negativo sulle condizioni di vita dei cittadini americani.
Nella causa contro l'EPA (Environmental Protection Agency, Agenzia per la protezione dell'ambiente) intentata dal West Virginia, per conto di altri 18 Stati per lo più a guida repubblicana e di alcune delle più grandi compagnie carbonifere, in cui si sosteneva che l'agenzia non avesse l'autorità per limitare le emissioni definite in autonomia dai singoli Stati preoccupati che i loro settori energetici avrebbero finito per essere costretti ad abbandonare l'uso del carbone con aggravi economici non indifferenti, la Corte Suprema con il consueto verdetto di 6-3 ha deciso che l'agenzia non ha l'autorità per definire i limiti delle emissioni.
Inutile dire che tale sentenza avrà un impatto significativo - in senso negativo - sulle politiche dell'amministrazione Biden per rispettare gli accordi sul clima che mirano ad un contenimento nell'innalzamento della temperatura entro la metà del secolo.
I 19 stati che hanno presentato e sostenuto il caso alla Corte suprema, fino al 2018 erano responsabili del 44% delle emissioni da carbone negli Usa e rispetto al 2000 hanno ridotto tali emissioni solo del 7%.
La sentenza, come è stato osservato, potrebbe costituire una specie di trampolino di lancio per altri Stati che, a questo punto, volessero liberarsi di vincoli a loro imposti da qualsiasi altra agenzia federale, qualunque sia il settore di competenza!
In ogni caso, va precisato anche che i giudici costituzionali hanno indicato che deve essere il Congresso ad esprimersi sull'azione dell'EPA e che siano deputati e senatori, con una legge, a definire fino a che punto l'Agenzia per la protezione dell'ambiente possa imporre la propria autorità in tema di emissioni.
Questa ennesima (assurda) sentenza, pensando a quella sull'aborto di alcuni giorni fa, sarà un ulteriore elemento su cui gli elettori americani dovranno riflettere alle prossime elezioni di medio termine, quando saranno chiamati a rinnovare il Congresso. L'unico modo per fermare le folli decisioni della Corte suprema sarà quello di avere un congresso dem che possa di volta in volta deliberare norme che correggano le sentenze dei giudici estremisti voluti da Trump, altrimenti potremo assistere ad un progressivo regredire dei diritti verso un'America simile a quella degli anni '50.