Dal 2 al 4 dicembre 2021 si tiene a Roma in modalità ibrida – con partecipazioni sia fisiche che virtuali e una diffusione in live streaming sulla piattaforma web - la settima edizione della Conferenza Rome MED – Mediterranean Dialogues, promossa a partire dal 2015 dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI.

L’apertura ufficiale è prevista venerdì 3 dicembre con l’intervento in presenza di Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri, di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Giampiero Massolo, Presidente ISPI. Chiude i MED-Dialogues sabato 4 dicembre il Ministro Luigi Di Maio. Il 2 dicembre si tiene un’anteprima con una serie di seminari internazionali, i Med-Fora.

Alla  Conferenza partecipano in presenza e da remoto -  tra gli altri - Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza; Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari;  J. Olivér Varhelyi, Commissario Europeo per l’Allargamento e la Politica di Vicinato; Ayman Safadi, Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri della Giordania; Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri del Qatar; Ahmed Awad Bin Mubarak, Ministro degli Esteri dello Yemen; Riad Malki, Ministro degli Affari Esteri e degli Espatriati palestinese; Evarist Bartolo, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Malta; Abdallah Bou Habib, Ministro degli Affari Esteri e dell’Emigrazione del Libano; Alpha Barry, Ministro degli Affari Esteri del Burkina Faso; Augusto Santos Silva, Ministro degli Esteri del Portogallo; Anže Logar, Ministro degli Esteri della Slovenia; Gordan Grlić-Radman, Ministro degli Affari Esteri ed Europei della Croazia; Majid Bin Abdullah Al-Qasabi, Ministro del Commercio dell’Arabia Saudita; Qu Dongyu, Segretario Generale della FAO; Ahmed Aboul Gheit, Segretario Generale della Lega Araba;  Antonio Vitorino, Direttore Generale dell’OIM; Rafael Grossi, Direttore Generale dell’AIEA; Nassar Kamel, Segretario Generale dell’UpM; Mircea Geoana, Vice Segretario Generale della NATO;  Geir O. Pedersen, Inviato Speciale per la Siria, Nazioni Unite; Staffan De Mistura, Inviato Personale del Segretario Generale per il Sahara Occidentale, Nazioni Unite; Emanuela Del Re, Rappresentante Speciale per il Sahel, Unione Europea; Sven Koopmans, Rappresentante Speciale per il Processo di Pace in Medio Oriente, Unione Europea; Zhan Jun, Inviato Speciale cinese per il Medio Oriente; Mohammad Sanusi Barkindo, Segretario Generale dell’OPEC.  

In un’epoca di pandemia e di transizione politica ed economica, la finalità di MED Dialogues 2021 è quella di mettere a punto “un’agenda positiva” per il Mediterraneo, ripartendo dal multilateralismo come strategia per la soluzione dei conflitti. Le principali sfide per la sicurezza, le politiche innovative per la gestione dei flussi migratori, il destino delle giovani generazioni dopo la pandemia, le principali azioni per accelerare la transizione verso un’economia verde e sostenibile, i complessi problemi posti dall’emergenza climatica e il rilancio del processo di pace in Medio Oriente sono alcuni dei temi strategici al centro del dibattito. Si tratta di un’opportunità per discutere su come rispondere in termini cooperativi al bisogno diffuso di sicurezza, in una regione complessa e articolata, e alle esigenze di contrasto alla pandemia e di avvio di una ripresa sostenibile, resiliente e inclusiva a beneficio di tutta la regione. Si rifletterà inoltre sul futuro del partenariato euro-mediterraneo, sul ruolo della Nato nonché sulle strategie per l’area di Unione Europea e Stati Uniti.

MED Dialogues è divenuta una year-long initiative: a rafforzare il contributo di idee e proposte sono stati organizzati nei mesi scorsi trenta incontri in modalità digitale con personalità internazionali di altissimo livello per discutere la realtà di paesi chiave dell’area.