Le forze russe controllano circa il 95% di Artyomovsk (Bakhmut) e il restante 5% non ha alcuna influenza sul progresso dell'operazione militare speciale, ha detto il fondatore della Wagner, Yevgeny Prigozhin, in una dichiarazione ripresa dalla Tass.

"Ad oggi, quasi il 95% del territorio urbano di Artyomovsk è sotto il nostro controllo. Il restante 5% non ha alcun senso per l'avanzata dell' "Armata Rossa" più a ovest. Due chilometri quadrati non influenzeranno di certo l'andamento dell'operazione militare", ha affermato Prigozhin dal suo canale Telegram.

Pertanto, ha aggiunto, l'operazione "tritacarne Bakhmut" ha adempiuto al suo compito, che era quello di "macinare" le unità delle forze armate ucraine e dare una pausa all'esercito russo per ripristinare le proprie capacità di combattimento.

Il fondatore della Wagner ha poi detto che Surovikin [Sergej Surovikin, generale russo dall'ottobre 2022 al comando di tutte le forze militari russe impegnate nel conflitto in Ucraina, ndr] farà da intermediario con il ministero della Difesa e che gli è stato promesso che gli saranno fornite tutte le munizioni e le armi di cui avrà bisogno per continuare ulteriori azioni, aggiungendo che il personale della Wagner sarà preservato per le prossime operazioni nell'interesse della Russia.

Bakhmut, nell'oblast di Donetsk, è situata ad una ventina di Km a nord di Horlivka, ritenuta un importante snodo viario per il rifornimento delle truppe ucraine nel Donbass.

Però, a detta di Prigozhin, i mesi di combattimento di Bakhmut sarebbero serviti solo per impegnare l'esercito ucraino, diminuirne gli effettivi e consentire ai russi di riorganizzarsi.


Nelle ultime 24 ore le forze russe hanno lanciato 75 attacchi contro l'oblast di Zaporizhzhia, secondo il governatore della parte ucraina della regione, Yurii Malashko. Secondo Malashko, 16 insediamenti vicino alla linea del fronte sono stati bersaglio dei sistemi missilistici russi a lancio multiplo (MLRS) e dell'artiglieria.

E a proposito di Zaporizhzhia, da segnalare il nuovo allarme del direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, che sabato ha dichiarato che la situazione attorno alla centrale nucleare, controllata dai russi, è diventata "potenzialmente pericolosa", con i russi che hanno iniziato ad evacuare i residenti di Enerhodar nelle città di Prymorsk e Berdiansk.

"La situazione generale nell'area vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia- ha detto Grossi - sta diventando sempre più imprevedibile e potenzialmente pericolosa. Sono estremamente preoccupato dei reali rischi per la sicurezza  che l'impianto deve affrontare. Dobbiamo agire ora per prevenire la minaccia di un grave incidente nucleare e le relative conseguenze per la popolazione e l'ambiente".