“Sono sicuro che i gruppi sceglieranno, su una base di una selezione, donne di qualità”. 

Questo è quanto il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha dichiarato in una intervista a Repubblica tv, riprendendo quello che aveva già anticipato in un'intervista al quotidiano "Il Tirreno" lo scorso fine settimana, dove tra l'altro aveva invitato i gruppi parlamentari Pd di Camera e Senato a sostituire i capigruppo Delrio e Marcucci con capigruppo donne.

“C’è una quantità di donne - ha anche detto Letta - straordinarie e bravissime nel Pd, nelle amministrazioni locali, ma sono sempre un passo indietro, perché il sistema è organizzato con dinamiche di rapporti di forza per cui le donne sono un passo indietro e ancora di più nell’anno di pandemia le donne sono la parte che si è indebolita. C’è una questione Pd, ma è una questione Paese”.

Giovani e donne sono due categorie su cui Letta, nel suo discorso di investitura, ha insistito a buon diritto, sia perché i temi sollevati in relazione ad entrambe sono concreti (il voto ai sedicenni e la scarsa presenza di donne in ruoli chiave), sia perché giovani e donne sono categorie "reali", persone che prima o poi voteranno o che già votano. 

Ascoltare un segretario Pd che si rivolge a categorie di persone reali per catturarne il consenso in chiave elettorale, rispetto a quanto visto e sentito in passato, è una novità non da poco e pertanto meritevole di essere sottolineata.

C'è poi un altro aspetto che potrebbe aver indotto Letta ad approfittare della "questione femminile" per chiedere l'avvicendamento dei capigruppo dem in Parlamento. In questo caso, però, non si tratta di fatti ma di illazioni. 

Delrio e Marcucci rappresentano il Pd renziano, con il secondo considerato addirittura più renziano dello stesso Renzi, tanto che la sua permanenza nel Pd dopo lo "scisma" di Italia Viva è stata da molti interpretata come "strategica", una specie di cavallo di Troia utilizzabile in qualsiasi momento dal senatore di Rignano per la propria convenienza.

Quindi, approfittando della questione femminile, Letta si vuol liberare di due personaggi scomodi (in special modo Marcucci) senza dare appigli alle varie correnti dem che altrimenti lo avrebbero potuto accusare di dare il via ad una vera e propria caccia alla streghe. 

Quale conclusione trarre da questi primi giorni di Letta da neo segretario? Che incredibilmente, rispetto al passato, il Pd potrebbe aver scelto un vero segretario.