La Banca d'Italia ha pubblicato per la prima volta le statistiche sperimentali trimestrali sui conti distributivi sulla ricchezza delle famiglie italiane (Distributional Wealth Accounts, DWA), in contemporanea con l'uscita dei dati sull'area dell'euro prodotti dalla BCE.
Le statistiche sui conti distributivi offrono informazioni sulla distribuzione della ricchezza delle famiglie italiane e sono compilate dalla Banca d'Italia utilizzando una metodologia concordata a livello europeo che si basa su ipotesi largamente impiegate nella letteratura scientifica. Questa metodologia combina i dati campionari dell'Household Finance and Consumption Survey (HFCS) - l'indagine armonizzata sui bilanci delle famiglie dei paesi dell'area dell'euro - con gli aggregati di contabilità nazionale.
La nuova pubblicazione avrà frequenza trimestrale e verrà rilasciata circa cinque mesi dopo la chiusura del trimestre di riferimento.
E adesso veniamo a quello che ci ha indicato.
Il dato più importante è che il 5% delle famiglie italiane più ricche possiede circa il 46% della ricchezza netta totale.
Le famiglie meno abbienti possono contare principalmente sul possesso dell'abitazione, mentre quelle più benestanti detengano un portafoglio più diversificato in azioni, depositi, polizze.
Inoltre, l'Italia è sotto la media Ue per concentrazione della ricchezza, sugli stessi livelli della Francia, dietro la Germania che sembra essere il paese con il maggior grado di disuguaglianza in termini di ricchezza netta.