Diventerà a breve urgente l'intervento del governo su questi rincari dell'energia. Non è più sostenibile da cittadini e piccole o grandi imprese questa situazione.

Inutile o almeno di scarso risultato la diminuzione forzata del consumo di energia, andiamo incontro comunque all'inverno e la nazione ha comunque bisogno di luce e gas.

La gente potrebbe diventare "disperata", considerando l'inflazione già in atto ed i futuri aumenti sui prezzi dei beni priomari... potrebbero riempirsi le piazze e il problema sociale diventerebbe a quel punto ingestibile. 

Questo perché, nonostante i rincari già in atto, l'Arera, l'autorità per l'energia, a fine mese annuncerà l'adeguamento dei prezzi per le bollette a partire da ottobre.

Gli ulteriori aumenti si aggiungerebbero a quelli già pesantissimi arrivati in bolletta, tanto che Assoutenti, ad esempio, valutava che ogni famiglia italiana si ritroverà a pagare 1.231 euro in più rispetto al 2020 solo per le bollette di luce e gas (nei primi 9 mesi dell'anno, quindi senza il nuovo adeguamento), con la spesa per l'energia salita nel biennio 2021-2022 complessivamente del +92,7%.

Nel 2022, per effetto dei rincari delle tariffe e nonostante le misure adottate dal Governo, la spesa complessiva per l'energia salirà quindi a 2.558 euro a nucleo (1.516 euro per il gas, 1.042 euro per la luce).

E le previsioni per il 2023 sono tutt'altro che ottimistiche: "Gli analisti annunciano tensioni sulle quotazioni dell'energia che proseguiranno anche nel corso del nuovo anno - afferma il presidente Furio Truzzi - Considerando l'attuale andamento in forte rialzo dei prezzi di luce e gas, in assenza di un blocco nazionale o europeo delle tariffe e di interventi efficaci di contrasto, nel 2023 il conto per le forniture energetiche potrebbe raggiungere i 5.266 euro a famiglia: 3.052 euro per la bolletta del gas, 2.214 euro per quella della luce, con una crescita della spesa energetica del +300% rispetto al 2020".