Sabato a Palermo Salvini potrebbe essere rinviato a giudizio per il caso Open Arms: così è iniziata la campagna "pro capitano"
Per chi ancora non lo avesse compreso, la preoccupazione di "capitan" Salvini per la prossima udienza riguardante il possibile rinvio a giudizio nel procedimento che di Palermo, che lo vede imputato per il sequestro dei migranti sulla nave Open Arms, è enorme.
A dimostrarlo è la campagna social pro-Salvini iniziata questa settimana e destinata a fare da antipasto all'udienza che si svolgerà a Palermo sabato 17 aprile. Udienza destinata alla requisitoria della difesa e in cui il giudice potrebbe anche pronunciarsi sulla decisione o meno di celebrare il processo.
Si inizia domenica con la prima pagina di Libero per ricordare che Salvini sarebbe già assolto, anche a Catania.
Martedì, invece, è stata la volta di Augusto Minzolini a ricordare la presunta assoluzione di Salvini a Catania:
"Fa ridere e piangere: nessun giornalone mette in prima che il Pm chiede l’assoluzione per Salvini dall’accusa di sequestro dei migranti sulla Gregoretti. Hanno assecondato la sinistra che si è inventata un reato e ora invece di diventare rossi per la vergogna fanno spallucce. Ipocrisia".
Mercoledì, sull'argomento, si è espressa l'avvocata parlamentare leghista che difende Salvini nei due procedimenti in corso a Catania e Palermo, Giulia Bongiorno:
"C’è chi ha rinnegato la propria attività di ministro. Della testimonianza di Toninelli mi ha colpito l’ansia di dimostrare che la poltrona di ministro dei Trasporti era vacante. Il ministro Toninelli si è tirato un po’ fuori, dimostrando di essere ministro a sua insaputa".
Tutto qua? No. La campagna pro capitano aveva bisogno anche del supporto di una terza parte, non coinvolta, che rappresentasse il buon senso del giudizio popolare. E allora, chi meglio di Albano?
Naturalmente, il capitano ha ringraziato il "grande Al Bano per l'attestato di stima":
"Sono parole che fanno piacere e danno forza. Questo sabato sarò di nuovo in tribunale, a Palermo, per un altro processo come “sequestratore di persona”: so di aver agito da ministro a difesa dell’Italia e nel rispetto della legge, ci vado a testa alta, non si molla".
Nonostante la dichiarazione da sansepolcrista, Salvini dimostra di avere un certo timore per quello che potrebbe accadergli il prossimo sabato.