Salvini disapprova e Di Maio ubbidisce: sarà rivista l'eco-tassa sull'acquisto di nuove auto ritenute inquinanti
«Sul tema auto e inquinamento, facciamo chiarezza, perché è stata fatta un po’ di confusione. Prima di tutto, non esiste nessuna nuova tassa per auto già in circolazione. Chi ha un Euro3 o qualsiasi altra macchina non pagherà un centesimo in più.
Abbiamo pensato una norma per aiutare chi decide di comprare un’auto ibrida, elettrica o a metano. Visto che i livelli di inquinamento, soprattutto al Nord, sono spaventosi, perché non premiare chi decide di comprare un’auto nuova meno inquinante, dandogli un incentivo fino a 6000 euro? Questa è l’idea della norma pensata dal governo, che disincentiva chi sceglie un’auto più inquinante.
Capisco le preoccupazioni di costruttori e dei cittadini che magari vorrebbero comprare un’auto ecologica, ma non se lo possono permettere perché costa di più. Per questo la norma va migliorata subito per non penalizzare nessuno, in particolare chi ha bisogno di acquistare un’utilitaria. Infatti il 60% dei modelli per cui è previsto un incentivo sono diesel: Punto diesel, Panda diesel, Clio diesel, Golf diesel, Megane diesel, Polo diesel, Classe A diesel.
Per questo motivo ho deciso di convocare un tavolo tecnico al Ministero dello Sviluppo economico, per migliorare gli incentivi per l’auto elettrica, ibrida e a metano, con i costruttori, a partire da FCA, e con le associazioni dei consumatori. Insieme troveremo la soluzione giusta per centrare due obiettivi: proteggere noi e i nostri figli dall’inquinamento, senza pesare sul portafogli.»
Queste le parole con cui Luigi Di Maio ha commentato la marcia indietro sul provvedimento annunciato in pompa magna ieri che "tassava" l'acquisto di nuove auto ritenute inquinanti in base a dei parametri che finivano per disincentivare l'acquisto di nuove auto da parte di utenti con poche disponibilità economiche oltre a produrre dei veri e propri paradossi, come riportato in questo articolo pubblicato sul sito Askanews.
Ed a parlare di nuova tassa è stato il principale alleato di Di Maio, Matteo Salvini che in mattinata partecipando all'ennesima trasmissione tv - "Mattino Cinque" su Canale 5 - aveva bocciato la proposta presentata dai 5 Stelle con questa dichiarazione:
«Nel nome dell’andare avanti, mettere nuove tasse sicuramente è l’ultima delle cose da fare. Sulle automobili, se si vuole aiutare chi compra un’auto elettrica che inquina meno è giusto farlo, ma senza penalizzare chi ha o chi avrà un’auto a benzina o diesel, perché l’auto in Italia è già tassata a livelli folli.
L’emendamento si può anche cambiare: la manovra passa al Senato e poi ritorna alla Camera. Non vendo scienza e verità, se ci sono miglioramenti da fare li facciamo.»
Il provvedimento così come è stato pensato dai 5 Stelle ha delle palesi contraddizioni, oltre ad essere intempestivo nel penalizzare chi acquisti auto alimentate con carburanti fossili, visti i prezzi delle auto elettriche definibili come utilitarie e vista la rete di distribuzione per la ricarica che è lontanissima dal poter essere indicata anche come sufficiente per coprire tutto il territorio nazionale.
Che cosa accadrà adesso? Molto probabilmente la cosa più normale che si possa pensare. Nel provvedimento rimarranno gli incentivi all'acquisto delle auto elettriche, mentre verrà tolta la tassa per chi acquista auto "tradizionali"... almeno entro una certa cilindrata o fascia di prezzo.