"Abbiamo raggiunto un grande primo traguardo per un futuro a mobilità sostenibile. In legge di Bilancio abbiamo inserito, per la prima volta in Italia, degli incentivi per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale, quindi elettriche, ibride o a metano. Si può arrivare ad ottenere un contributo fino a 6mila euro per comprare un’auto elettrica.

Non basta: grazie al meccanismo del bonus/malus le auto più inquinanti costeranno di più, perché dovranno pagare un’imposta in base alla CO2 prodotta, e dunque acquistare vetture meno inquinanti sarà anche più conveniente. E’ la rivoluzione green che avevamo promesso e che stiamo attuando, e siamo orgogliosi del Governo del cambiamento che sta consegnando all’Italia un futuro più sostenibile."


Quanto sopra riportato è ciò che entusiasticamente i 5 Stelle hanno pubblicato il 5 dicembre sul loro sito. Due considerazioni al riguardo.

L'alimentazione elettrica è sicuramente il futuro nella mobilità... e non solo per quanto riguarda le auto. Il prezzo di un'auto elettrica però non è al momento ancora paragonabile - anche per auto non di lusso - a quello di un'utilitaria a benzina. Pertanto, qualsiasi incentivo all'acquisto è senz'altro utile.

Inoltre, tale tipo di incentivi può anche invogliare chi, con ragione, abbia più di una perplessità per quanto riguardi gli aspetti legati al rifornimento di tali autovetture. Ad oggi, in Italia, non si può certo parlare di una capillare rete di rifornimento per le auto elettriche... per non toccare poi l'altro problema, quello dei tempi di attesa.

Quindi, qualsiasi incentivo è il benvenuto... ma perché penalizzare nell'acquisto chi invece ha bisogno di un'auto per ragioni contingenti e non legate al puro divertimento e fargli pagare un sovrapprezzo, qualunque sia? Se uno non può permettersi di acquistare un auto elettrica, perché volerlo penalizzare?

Disincentivare all'acquisto non è di per sé sbagliato, ma sarebbe logico farlo quando le condizioni di mercato lo consentano.

In questo momento, per le ragioni sopra elencate, tassare l'acquisto di auto che utilizzano combustibili fossili è solo procurare un aggravio di spesa a chi non è in grado di spendere e creare un quasi certo impatto negativo alle vendite di molte case automobilistiche che, come accade in casi simili, troveranno ampia giustificazione nel rivedere i propri piani di investimento e i livelli occupazionali nelle loro fabbriche... in Italia.