Nel contesto dell'invasione russa dell'Ucraina, l'ultimo sviluppo riguarda l'uso di missili americani da parte delle forze ucraine in attacchi contro il territorio russo: sarebbe  il primo impiego di armamenti statunitensi in operazioni offensive oltre i confini ucraini (escludendo la Crimea), autorizzato ufficialmente da Washington.

A farne le spese una postazione di lancio di missili S-300 e S-400. L'attacco avrebbe danneggiato una base delle truppe russe e un'area di stoccaggio di armi pesanti nel distretto di Korochanskiy, nella regione di Belgorod.

L'utilizzo di armi occidentali - perlomeno in relazione ad alcuni Paesi tra cui gli Stati Uniti, è stato consentite solo negli oblast russi a ridosso del confine ucraino.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nelle ultime ore, ha ribadito che consentire all'Ucraina di utilizzare le armi fornite dalla Germania per colpire obiettivi in ​​Russia non porterà ad alcuna escalation ed è necessario per l'autodifesa (fonte: il quotidiano regionale tedesco Rheinische Post).

"Siamo convinti - ha detto Scholz - che ciò non porterà ad un'escalation perché, come ha affermato anche dal presidente degli Stati Uniti, si tratta solo, ad esempio, di riuscire a difendere una grande città come Kharkiv".

Il cancelliere tedesco ha poi aggiunto che la decisione è stata presa con attenzione, in consultazione con i partner.