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Maria Rosaria Boccia e lo scandalo degli atti ministeriali strappati da...

Dopo la mancata intervista alla trasmissione di Bianca Berlinguer (forse dovuta anche ad un problema di fotofobia), la propaganda (post) fascista prosegue nel tentativo di dimostrare che il ministro Gennarino Sangiuliano sia stato costretto a dimettersi dall'incarico a seguito di un complottone ordito da Maria Rosaria Boccia, anche se ancora non è ben chiaro per conto di chi... Ma diamogli tempo... La fantasia degli sceneggiatori di Forza Mediaset e dell'editore sanitario Angelucci non ha limiti, oltre che vergogna.

E dato che la protagonista della pochade agostana, adesso anche settembrina, vive di comunicazione, è evidente che nel mare di melma che le stanno gettando addosso lei ci sguazzi, trovandosi perfettamente a proprio agio.

Ecco, così, le ultime dichiarazioni di Maria Rosaria Boccia, una che - comunque - è riuscita utilizzando le sue sole forze a far dimettere un ministro (cosa che è impossibile anche al presidente del Consiglio che lo abbia nominato):

"Leggo moltissime notizie sulla mia vita privata. Se vi dicessi che non sono vere, la stampa continuerebbe ad attaccarmi, concentrandosi solo su di me e distogliendo l’attenzione dal vero problema. Per questo, da questo momento, confermerò tutto il male che viene detto sulla mia vita privata, ma non permetterò che si sposti l’attenzione dalla verità su un decreto ministeriale stracciato.Tutto questo scandalo è nato da chi ha strappato atti ministeriali. Perché si continua a parlare della mia vita privata? Perché non si parla più del reale motivo che ha generato il caso?La stampa e la televisione mi dipingono come una millantatrice, un’amante, una bugiarda, un’influencer, una che cerca di accreditarsi…Ebbene sì, sono tutto ciò che la disinformazione vuole, ma lotto per la verità".

Poi, la novella Pucelle de Pompei ha proseguito:

"Ho già fornito le prove che ero stata nominata consigliera. Quindi, invece di spostare l’attenzione mediatica sulla mia vita privata, che non importa a nessuno, vediamo chi ha detto bugie e chi non ha svolto bene il proprio lavoro: il Ministro, il gabinetto, la segretaria del Ministro, l’ufficio stampa, ecc.La domanda è sempre la stessa: come è stato possibile che un decreto di nomina sia stato strappato senza lasciare traccia? E qual è il motivo? È stato per un capriccio della moglie di Sangiuliano? Perché c’era un’incompatibilità di curriculum? (Il Ministro al TG1 ha detto di no). Perché c’era un conflitto di interesse con la mia azienda? (Se così fosse, anche tutti gli altri consiglieri avrebbero un conflitto di interesse, come si legge dai curriculum pubblicati sul sito del Ministero). È avvenuto dopo il dialogo con Arianna Meloni? (Il Ministro mi chiamò subito dopo e mi chiese di vederci per raccontarmi il contenuto della conversazione).Vorrei sottolineare che il primo a inviare una lettera al quotidiano ‘La Stampa’ è stato il Ministro, e io, non avendo altri mezzi, ho risposto attraverso i miei canali social. Poi il Ministro ha rilasciato un’intervista al quotidiano, e io ho risposto sullo stesso giornale. In seguito, il Ministro ha rilasciato un’intervista di 17 minuti al TG1, usando il servizio pubblico per un affare personale, e io ho accettato un’intervista su La7.I tempi e i modi li ha sempre dettati lui. Io non ho mai usato l’ingiustizia subita per ottenere popolarità, ho solo risposto per difendermi. Ora è chiaro a tutti che stampa e televisione hanno avuto il compito di distruggermi denigrandomi. Per questo, da ora in poi, confermerò tutto il male sulla mia vita privata, ma non permetterò che si sposti l’attenzione dalla verità su un decreto ministeriale stracciato.

Poi cerca di citare Isaia (54, 17):

“Nessuna arma fabbricata contro di te riuscirà e tu confuterai ogni lingua che si alzerà contro di te in giudizio. Questa è l’eredità dei servi del Signore, la giustizia che viene da me, dice il SignoreQuesta è la traduzione canonica: "Nessun'arma affilata contro di te avrà successo, condannerai ogni lingua che si alzerà contro di te in giudizio. Questa è la sorte dei servi del Signore, quanto spetta a loro da parte mia. Oracolo del Signore".

Infine, conclude sui suoi incarichi "universitari":

"Naturalmente proverò la falsità delle informazioni che vengono dalle istituzioni in questa lotta per la verità. Per questo motivo, pubblico i due incarichi universitari. Questa mia necessità nasce dal fatto che le istituzioni non possono essere soggette alla pressione di poteri forti, poiché altrimenti è a rischio la loro stessa integrità.In uno Stato democratico, i poteri non possono manipolare le istituzioni, che devono rimanere indipendenti e al servizio dei cittadini: @uninait e @unicampania .Perché le università hanno mentito? Da chi hanno subito pressione? Chi vuole distruggere la mia persona? Chi vuole zittirmi? Ora le domande le faccio io!"


 

Crediti immagini: profilo social MR Boccia

Autore Rino Mauri
Categoria Politica
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