Che cosa sono per Noam Chomsky le prossime presidenziali americane? Lo ha spiegato alla rivista Relazioni, per il suo primo numero, in una intervista esclusiva, ricordando che "in gioco ci sono il destino del pianeta e dell'umanità":
"Non sono elezioni come tutte le altre, non riguardano soltanto gli Stati Uniti. In gioco ci sono il destino del pianeta e dell’umanità. Quelle di novembre saranno le più importanti elezioni nella storia umana. ...Se Trump dovesse essere sconfitto sarebbe necessario per prima cosa cercare di fermare la folle corsa alla distruzione del pianeta. ...È una situazione strana e per molti aspetti inquietante. Il presidente Trump ha già dichiarato pubblicamente che potrebbe non accettare il risultato del voto. Una cosa del genere non ha precedenti nella storia della democrazia parlamentare, non solo negli Stati Uniti. I repubblicani sanno di aver perso consensi e cercano in tutti modi di recuperarli per mantenere il potere. Proveranno ad escludere migliaia di persone dal voto. ...La costituzione americana nel XVIII secolo era molto progressista. Ma il sistema politico degli Stati Uniti in questo momento è ultraconservatore: se facessero domanda per entrare nell’Unione Europea verrebbero probabilmente respinti. Non sarebbero compatibili con gli standard democratici e giuridici europei. ...Il programma di Biden sulle questioni ambientali – scritto insieme a Sunrise, un gruppo ecologista molto radicale – prevede investimenti di milioni di dollari per lo sviluppo delle energie rinnovabili, e l’adozione di un Green New Deal tra le priorità dell’agenda legislativa. È uno dei programmi più progressisti che io abbia mai visto, e anche questo è motivo di grande speranza. I democratici sanno che non possono deludere i giovani attivisti spinti verso la politica dall’allarme per l’emergenza climatica, perché sono loro il futuro della nostra società."
A 91 anni Chomsky disegna uno scenario drammatico, ma sceglie di non arrendersi al pessimismo, impegnandosi nella costituzione di una Internazionale progressista, guardando con speranza ai milioni di persone che nelle strade di tutto il mondo protestano contro razzismo e disuguaglianze e appoggiando i movimenti ambientalisti.
Ma che riguarda su Relazioni l'America non c'è solo l'intervista a Chomsky. Il trimestrale, nel suo primo numero, ha dedicato un'intera sezione agli Stati Uniti, “Gli Stati Uniti, domani”, con approfondimenti, analisi, pensieri, immagini e visioni verso (e oltre) le elezioni americane del 3 novembre.