Nell'ultimo bilancio relativo alla scorsa stagione, la Juventus ha dichiarato un disavanzo di 254,3 milioni di euro, segnando un nuovo  record per la Serie A.

Da dove nasce il rosso da record? Dal fatto che i soli costi legati a personale e ammortamenti dei calciatori sono di quasi 100 milioni superiori al fatturato del club. 

Così riassume il bilancio della Juventus il sito Calcio e Finanza:

Complessivamente, i costi legati ai calciatori e al personale tesserato sono stati pari a 531 milioni di euro (in linea con i 532 milioni del 2020/21), circa 90 milioni di euro in più rispetto ai 443 milioni di fatturato complessivo.

I costi voce per voce:

  • Costi per servizi: 74 milioni (63,5 milioni nel 2020/21);
  • Costi per il personale: 352,0 milioni di cui 325,8 milioni per il personale tesserato (322 milioni di cui 298 milioni per il personale tesserato nel 2020/21);
  • Ammortamenti e svalutazioni: 196 milioni di cui 173,3 milioni per i calciatori (228,5 milioni di cui 197,4 milioni per i calciatori nel 2020/21);
  • Oneri da gestione diritti calciatori: 31,8 milioni (37,2 milioni nel 2020/21);
  • Altri costi: 25,3 milioni (25,4 milioni nel 2020/21);
  • TOTALE: 680 milioni (678 milioni nel 2020/21).


Difficile credere che il costo degli stipendi sia abbassato di molto nella  stagione in corso, considerando l'ingaggio di De Maria, Paredes e Pogba... il guaio è che nonostante ciò, i bianconeri, oltre ad essere a zero punti in Champions, nelle ultime due gare di Serie A hanno pareggiato in casa con la Salernitana ed hanno perso in trasferta con il Monza.